"I partiti non si dividono | prima delle elezioni" - Live Sicilia

“I partiti non si dividono | prima delle elezioni”

Palermo 2012. Intervista a Lupo
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3 min di lettura

“Nei partiti seri non ci si divide prima delle elezioni. Semmai le verifiche politiche si fanno dopo il voto”. Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, commenta così le grandi manovre d’assalto alla sua segreteria in corso nel partito e rivendica per sé il merito di avere contribuito “a ricompattare il centrosinistra a Palermo quando nessuno ci credeva più”.

Segretario, partiamo dalla cronaca, guardando al campo avverso. Come valuta dal suo punto di vista la candidatura di Massimo Costa per il Terzo polo?
“Mi sembra una scelta tardiva. Arriva dopo mesi di enormi contrasti interni e credo che alla fine il nome di Costa nasca dai veti incrociati sui politici di cui si era parlato, da Musotto ad Armao. Il Terzo polo a Palermo ha enormi difficoltà interne”.

Ma non pensa che sul nome di Costa alla fine il Terzo polo e il Pdl potrebbero convergere?
“Sarebbe assurdo considerato che nel giorno in cui il Terzo polo annunciava la candidatura di Costa, il Pdl a sua volta annunciava la mozione di sfiducia a Lombardo. E poi il Terzo polo nasce per scompaginare il bipolarismo, alleandosi col Pdl verrebbe meno la sua ragion d’essere. E mi faccia dire un’altra cosa: sarebbe un’umiliazione di troppo chiedere al Pdl di accodarsi dietro al candidato del Terzo polo. Sarebbe l’ennesimo segno dello sbando del Pdl, che forse rappresenterà il primo caso al mondo di primarie senza candidati, visto che non trovano nessuno disposto a perdere le elezioni”.

A quanto pare Orlando ha deciso di appoggiare Rita Borsellino. Come valuta questa scelta?
“Se questa dovesse essere la sua decisione sarebbe un atto d’amore per il centrosinistra e per la città”.

Chiunque vincerà le primarie sarà il candidato di tutto il centrosinistra?
“Assolutamente sì, tra persone serie non potrebbe essere diversamente. Possiamo garantire lo svolgimento serio e trasparente delle primarie e sostenere tutti insieme il candidato che vincerà per assicurare a Palermo la svolta di cui ha bisogno dopo gli anni di devastazione del centrodestra e di Cammarata”.

Che effetto le fa la mobilitazione di cui si legge sui giornali di diversi suoi compagni di partito che sarebbero intenzionati a sfiduciarla?
“Preferirei dedicare il mio tempo a cercare consensi per il nostro partito in vista delle amministrative. Ma siamo un partito democratico ed è giusto che ci sia la dovuta attenzione verso il dibattito interno. Sono certo però che in questo momento i nostri elettori vorrebbero un partito unito, forte, coeso. Le divisioni fanno soffrire innanzitutto la nostra base”.

Ma è arrivata una richiesta di convocazione dell’assemblea regionale?
“No”.

Che tempi ci sarebbero per convocarla?
“Da statuto quindici giorni. Ma comunque io penso che si debba tenere conto del momento e dare priorità alla celebrazione delle primarie. Ad ogni modo la scelta non compete a me”.

I suoi avversari a quanto pare vorrebbero andare alla conta prima delle primarie…
“Non si è mai visto un partito che alla vigilia delle elezioni decida di dividersi offrendo un regalo alla destra. Mi arrivano tanti messaggi di solidarietà, soprattutto dalla nostra base, c’è grande entusiasmo tra la gente e la convinzione di vincere queste elezioni già al primo turno”.

E se invece alle primarie la sua candidata Rita Borsellino perdesse ne trarrebbe una conseguenza politica?
“Assolutamente no, non si può trasformare ogni competizione democratica in una resa dei conti. E poi nei partiti seri le valutazioni politiche si fanno dopo le elezioni, non prima”.

E come risponde a chi la critica per l’incoerenza di governare alla Regione col Terzo polo e negare un’alleanza col Terzo polo a Palermo?
“La linea politica votata dal partito è quella di un allargamento dell’alleanza ma partendo dal centrosinistra. Nei comuni dove sarà possibile lavoreremo per le alleanze larghe. Palermo va considerata una specificità, qui non c’erano le condizioni e io ho ritenuto importante ricompattare il centrosinistra. Questo è uno dei due meriti che mi prendo: ho contribuito a tenere unito il centrosinistra quando nessuno sembrava crederci più”.

E l’altro merito?
“Ho salvato le primarie, uno straordinario momento di partecipazione”.

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