I portali d’oro della Regione | Oltre 40 milioni per andare sul web - Live Sicilia

I portali d’oro della Regione | Oltre 40 milioni per andare sul web

Commenti

    Il paradosso della moglie del ciabattino…….. sempre in giro con le scarpe rotte

    ————-“Ma noi saremmo stati in grado di farlo, e a costi inferiori” sussurrano dall’azienda regionale.————-
    SCUSATE, mi astengo da altri commenti dico solo che ho i crampi dal ridere.

    Primo passo per la fine di siciliadigitale dove gli attuali politicanti al potere non possono svolgere funzione di parrinaggio nelle assunzioni che sono state fatte e quindi non esiste volontà politica nel mantenerla in vita , e questo vedrete sarà il primo passo verso la sua liquidazione

    GLI IMPORTI SICURAMENTE NON RIGUARDANO LA REALIZZAZIONE DEI SITI WEB, MA PER L’ASSUNZIONE DI UNA VALANGA DI PERSONE, IN AGGIUNTA A QUELLI ESISTENTI.
    PERCHE’ PER FARE UN PORTALE BASTEREBBERO 100/200 MILA EURO PER FARE TUTTI I PORTALI DI TUTTI GLI ASSESSORATI.

    Il Consip è stato la rovina di piccole società e hanno favorito grandi multinazionali e grandi imprese sempre per concentrare a pochi i capitali è un’altra vergogna italiana. perché non dicono mai chi fa parte del consip???

    La domanda più ovvia da fare sarebbe chiedere da sapere quante assunzioni e che tipo si faranno nell ambito del Consip perché assumere in sicili Sicilia digitale oramai risulta impossibile perché sotto occhio pubblicamente

    caro salvo concordo in pieno vendo e noleggio fotocopiatori da 30 anni con prezzi piu bassi di consip neanche mi prendono in considerazione ….
    fanno circolari da roma in cui minacciqano i dirigenti che vogliono acquistare in loco
    perdita di posti di lavoro .
    considera che prima di consip avevo contratti e 8 tecnici adesso appena due ….fai un po
    tu

    Sono 10 anni che l’ufficio informatica e l’assessorato producono migliaia di pagine di piani digitali.

    Adesso l’ennesimo documento che vorrebbe utilizzare convenzioni CONSIP in esaurimento o in scadenza e fondi europei (2014-2020) ma siamo nel 2019.

    Ogni assessore che arriva , cambia tutto.

    Ogni dirigente che arriva all’informatica rifà organizzazione dell’ufficio e ricambia tutto.

    A breve cambierà anche Armao nel rimpasto ed il prossimo assessore vorrà anche lui vederci chiaro.

    Nel frattempo si decide di fare il data center regionale a Brancaccio in locali che non sono adatti (ma nessuno ancora lo dice).
    Ci si avvale del cloud che è un’altro lock-in con l’ennesimo fornitore al quale, a convenzione scaduta, BISOGNERA’ rivolgersi per continuare a pagare i canoni del cloud per l’eternità.

    Ma io mi chiedo: quanto è stato speso ad oggi del POR 2014-2020 sull’informatica regionale? Si possono avere i numeri di quanto realizzato visto che oramai siamo prossimi alla scadenza del POR?
    Spero che tra i numeri non vi sia la banda larga o banda ultra larga visto che i numeri fanno solo corpo ma per la struttura ergionale serve a ben poco

    caro “info” qua ridono solo le grandi imprese che dietro Consip fanno utili milionari per realizzare quello che si potrebbe fare con ben più moderata spesa. Dunque, se te la ridi avrai i tuoi ben “vantaggiosi” motivi

    Concordo! Già è accaduto con Sicilia&Servizi e dovrebbe essere di monito! Ingroia l’ha salvata? Ma dite sul serio? Montagne che partoriscono topolini fanno parte della realtà italiana, ma montagne che partoriscono pidocchi informatici ancora non se erano viste. Neanche muovevano il mouse nel commissariamento!

    Si diceva che la precedente programmazione europea (PO FESR 2007-2013) era fallita per colpa di Sicilia e-Servizi. Per questa “nuova” 2014-2020 ancora siamo alla programmazione, è stavolta la società in house non è stata neanche chiamata in causa. Magari le responsabilità dei disastri precedenti e di quelli a cui probabilmente assisteremo vanno cercati altrove? Gli addetti ai lavori sanno perfettamente verso chi rivolgere lo sguardo di accusa…

    Due considerazioni.
    1) La Regione dovrebbe predisporre un portalino (costa pochissimo) per il monitoraggio on line dei lavori affidati, della consegna e relativo collaudo e, sopratutto, della rilevazione dei dati di utilizzo dei sistemi consegnati e dei vantaggi operativi che si ricaveranno nel primo triennio di utilizzo di tali nuovi sistemi.
    2) Il piano triennale della Regione mostra purtroppo, di essere tecnocentrico -> mette al centro le tecnologie e non, come dovrebbe invece essere, il dominio applicativo e la modellazione dei processi operativi (o procedimenti). Manca del tutto una visione globale degli obiettivi funzionali,Ne consegue che siamo di fronte al rischio dell’ennesimo enorme spreco.

    Ed anche qualche sonora pernacchia epocale ! O no?

    Si prevede grande lavoro per la Magistratura, ordinaria e contabile.

    Bisogna solo attendere qualche anno….e confidare nell’azione investigativa della Guardia di Finanza.

    ” a manciugghia”..vi ricordate?

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