Anche la chiesa e una sconfitta sociale
I ristoratori decisi a riaprire: “Non possiamo morire di fame”
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Mai più un voto per nessuno.
Che tragedia immensa più sicurezza sul lavoro.
Sono arroganti ,speriamo che alle prossime elezioni la destra sia messa in minoranza
c i soni centinaia di dipendenti comunali che non pagano la tari, ci sono numerosi dirigenti ed ex dirigenti del comune che non pagano la tari , il ragioniere e il capoarea sa chi sono ma nessuno rfa nulla per recuperare .
Avete ragione.
Totale solidarietà anche se non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. In Italia la maggioranza dei ristoratori rischia di chiudere anche perchè ha anticipato la cassa integrazione per pagare i propri dipendenti ed inoltre malgrado i mancati guadagni non può rinviare il pagamento di bollette e tasse. Di contro ci sono ristoratori di gamma altissima che possono economicamente permettersi anche lunghe chiusure senza batter ciglio come ad esempio Flavio Briatore che lo scorso anno si era lamentato ma non perchè era ridotto alla fame come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi ma in quanto non era riuscito a guadagnare i soliti trenta milioni di euro di utile netto annuale dalle sue attività in Costa Smeralda,,,,,,
In alto le saracinesche! C’avete i numeri, quelli della Salute risolvono il problema.
Riaprite contravvenendo alle regole?e vi aspettate clienti? auguri
Contravvenire alle regole? Imposte da governanti sordi e di parte?