“Totale sconcerto per una vicenda che ha del surreale con la diffusione di cartelle cliniche” del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, è espresso dal dottor Giuseppe D’Arrigo, dirigente dell’Unità operativa di chirurgia vascolare dell’ospedale Cannizzaro, che ha stilato il referto dopo avere visitato il leader del Mpa lo scorso 17 maggio.
“Faccio presente, anche a nome dei miei colleghi cardiologi – aggiunge il medico in un nota – che l’onorevole Lombardo si sottopone da oltre due anni, e sulla base di precise prescrizioni sanitarie, a controlli cardiovascolari periodici per monitorare le sue condizioni anche alla luce dell’intensa attività pubblica a cui è sottoposto. Preciso che la visita del 17 maggio scorso, inopportunamente resa nota – osserva il dottor D’Arrigo – era già stata programmata da tempo da me, e non fa altro che confermare una condizione sanitaria già certificata in precedenti referti e che non compromette lo stato di salute del presidente della Regione Siciliana”.
“Pertanto, a fronte di comportamenti chiari, limpidi e trasparenti del mio operato dimostrabile in qualunque sede – sottolinea il cardiologo – non posso che esprimere il mio disappunto umano e professionale per il modo in cui vengono utilizzate le informazioni cliniche di un paziente che il nostro reparto segue come fatto di routine da alcuni anni, insieme a tanti altri, per fini certo diversi da quello della tutela della salute. A tutela della mia onorabilità – conclude il dottor D’Arrigo – preannuncio fin d’ora che tutelerò la mia correttezza professionale nelle sedi opportune, contro di chi per fini strumentali e obiettivi personali non si cura di colpire l’onorabilità e la correttezza di professionisti al servizio dei cittadini”.