MODENA – Il gonfalone della città di Modena non apparirà alla manifestazione in ricordo di Paolo Borsellino in programma il 18, 19 e 20 luglio a Palermo, e il portavoce provinciale di Modena di Fratelli d’Italia Roberto Ricco parla di “scelta avvilente e ingiustificata” da parte della maggioranza di centrosinistra del Consiglio comunale di Modena. “La lotta alla mafia – dichiara Ricco in una nota – fa segnare una brutta pagina di cronaca politica a Modena.
La mozione che chiedeva al sindaco di Modena Giorgio Pighi di inviare il simbolo ufficiale della città e di aderire formalmente alla manifestazione che commemora l’anniversario della morte del magistrato, presentata dal consigliere Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia è, infatti, stata respinta dopo che si è quasi sfiorata la rissa nell’aula consiliare”. Secondo Ricco, alla base del diniego dell’invio del gonfalone a Palermo vi sarebbe, da parte del Pd modenese, il timore di “un uso strumentale” del ricordo del magistrato scomparso. Ricco fa presente che la manifestazione a Palermo, “che vedrà il suo clou nella fiaccolata in via d’Amelio che prese il via nel 1996 per iniziativa del Fronte della Gioventù, un’organizzazione giovanile di destra, ma oggi vede la partecipazione di Comuni ed enti locali di tutta Italia, con sindaci e amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra. Tutti sanno – conclude Ricco – che la fiaccolata ha ricevuto, tra gli altri, il patrocinio dell’Università di Palermo e il patrocinio oneroso dal Comune di Palermo e dalla Regione Sicilia, entrambi amministrati dalla sinistra”.
LA DELUSIONE DEGLI STUDENTI PALERMITANI La querelle sul gonfalone del Comune di Modena ha suscitato la reazione degli studenti palermitani. Una lettera è stata spedita al sindaco di Modena, Giorgio Pighi, da Marco Alessandra, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo, per esprimere contrarietà al mancato invio del gonfalone del Comune emiliano alla prossima fiaccolata in ricordo di Paolo Borsellino a Palermo. “Non riesco a nascondere la delusione per quanto successo – scrive Alessandra -. La fiaccolata del 19 luglio è ormai da 17 anni una delle mobilitazioni antimafia più importanti in Sicilia. E’ vero – dice Alessandra – che la manifestazione nasce all’indomani dalla strage del 1992 dalla volontà di quelle sigle giovanili in cui militò da giovane Paolo Borsellino. Però con il tempo questa manifestazione ha superato gli steccati ideologici e politici coinvolgendo trasversalmente i cittadini palermitani. Con la nascita del ‘Forum XIX Luglio’ – spiega il presidente della Consulta degli Studenti di Palermo – cartello che unisce circa quaranta tra associazioni e movimenti di ogni ambito sociale, la Fiaccolata è diventata patrimonio non solo di Palermo ma di tante altre città siciliane e italiane. Anche le istituzioni locali da anni aderiscono alla fiaccolata portando in piazza il proprio gonfalone. Si tratta di amministrazioni governate da coalizioni di ogni schieramento politico. Partecipare a manifestazioni quali la fiaccolata del 19 luglio – prosegue Alessandra – significa colpire frontalmente la mafia. Io ho profondo rispetto di Modena e della sua Medaglia d’Oro della Resistenza. Non riesco a capire però quale sia il nesso con la nostra fiaccolata e l’impossibilità di parteciparvi. Penso che la Sua partecipazione alla fiaccolata possa mettere fine a queste polemiche che non credo rendano onore alla vostra splendida città. Se Lei – conclude Alessandra – ci ripensasse, noi studenti di Palermo saremmo lieti di accoglierla in piazza e andare insieme in via D’Amelio”.