Il Comune invia gli ispettori | Barbera: "Cambieremo tutto" - Live Sicilia

Il Comune invia gli ispettori | Barbera: “Cambieremo tutto”

L'assessore Barbera ha inviato i suoi osservatori chiedendo una relazione approfondita sulla gestione della Vifracos. E promette di cambiare tutto a partire da maggio. Dubbi anche sul contratto, che la ditta non ha ancora firmato.

CANILE MUNICIPALE
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PALERMO – Resa dei conti tra il Comune e la ditta Vifracos che gestisce il canile municipale di Palermo. Da ieri e per tutta la settimana gli ispettori dell’assessorato all’Ambiente stanno raccogliendo dati e informazioni e stendendo una “relazione approfondita” sui metodi gestionali e sull’osservanza dei protocolli sanitari da parte dell’azienda corleonese.

La prossima settimana, tra martedì e mercoledì, l’assessore Giuseppe Barbera riferirà ai giornalisti il contenuto di questo rapporto che promette di rivelarsi scottante. “Evidentemente ci sarà una svolta”, commenta Fausto Torta (Idv), presidente della Quinta Commissione consiliare. “Probabilmente si tornerà a immaginare la possibilità di una cogestione con il volontariato in veste di controllore e agente del servizio. Ci sono le condizioni per un cambiamento di marcia. Su questo sono tranquillo”.

“Ci sono cose poco chiare – continua il consigliere –, per esempio sull’affidamento di questi animali senza nessun controllo sulle persone cui vengono affidati, un’estrema faciloneria nel dare in affidamento gli animali, questioni che riguardano gli orari, il trattamento e l’alimentazione dei cani. E casi, ancora da appurare, di decessi e malattie che non si sa se endemici o relativi allo stato di salute del singolo cane”.

Come se non bastasse, la posizione della Vifracos non è chiara nemmeno da un punto di vista contrattuale. Il consigliere comunale Fabrizio Ferrara (Ora Palermo) spiega a Live Sicilia che “l’assegnazione della gestione del canile alla Vifracos risale al 16 gennaio, tre giorni dopo la ditta ha iniziato il suo servizio. A oggi però il contratto non è stato controfirmato dalla ditta, che quindi lavora sulla base dell’assegnazione seguita al bando di gara tramite un verbale di affidamento. È strano che a un mese dall’assegnazione ancora non ci sia questa firma”.

“Ho verificato con il Segretario generale, è tutto in regola”, risponde Barbera. “Se il contratto non è stato ancora siglato da entrambe le parti, e su questo stiamo facendo le opportune verifiche, l’assegnazione del servizio di gestione è perfettamente regolare perché avvenuta secondo un bando di gara. Per non interrompere il servizio e in attesa di chiarire alcuni aspetti del contratto la Segreteria generale ha dato indicazione di mantenere il rapporto con la Vifracos. Spero che sia tutto regolare, che possa essere definitivamente firmato e che la ditta rispetti alla lettera il capitolato d’appalto. Il Capo Area sta verificando questi aspetti”. Sintetizzando, non si tratterebbe di una revoca del contratto ma dell’assegnazione del servizio.

Sulla gestione dell’emergenza si accende la dialettica tra maggioranza e opposizione. Il consigliere Ferrara, insieme al deputato all’Ars Fabrizio Ferrandelli (Pd), ha organizzato per sabato un’assemblea aperta a cittadini e associazioni animaliste. Un’iniziativa che il consigliere Torta definisce “una strumentalizzazione politica della minoranza. Mi rendo conto che l’argomento agita un po’ gli animi ma è triste che si possa strumentalizzare da un punto di vista politico una questione che riguarda la vita degli animali. È giusta l’empatia verso gli animali, ma per questioni del genere il cuore non basta, serve anche la razionalità”.

A prescindere da come si concluderà la vicenda, è probabile che la Vifracos non proseguirà oltre maggio il suo rapporto di lavoro con Palazzo delle Aquile: “da quel mese cambierà tutto – assicura Barbera –. Sicuramente ci saranno in corso i lavori nell’attuale sede, che verrà svuotata dai cani. Gli animali verranno momentaneamente ricollocati: un centinaio sarà trasferito tramite un bando di gara i cui esiti si conosceranno il 19 gennaio, il resto verrà portato nell’ex mattatoio dove verranno allestite le gabbie necessarie. È chiaro che il canile è piccolo per il numero di cani che c’è in questo momento. Noi vogliamo una struttura che funga non da ricovero ma da canile sanitario, dove soprattutto vadano avanti in modo spedito le sterilizzazioni, che in questo momento procedono con grande lentezza perché non abbiamo i posti per assicurare la degenza agli animali. Quello delle sterilizzazioni è un problema che si trascina da mesi”.


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