CATANIA – Sono sempre di più e, secondo goli studi, rendono le persone sempre più schiave del gioco d’azzardo. Le slot machine all’interno dei locali sono finite sotto la lente di ingrandimento del Consiglio comunale da cui è partita una vera e propria guerra contro i videopoker presenti in molti bar, dalla periferia al centro della città. Dopo aver approvato, in occasione della votazione sul Regolamento relativo alla Iuc, l’Imposta comunale unica, la riduzione del 50% della tassa sui rifiuti a chi disinstalla le macchinette, l’assemblea cittadina sta proseguendo l’azione di sollecito nei confronti dell’amministrazione comunale, per combattere il gioco d’azzardo.
In particolare, sono i consiglieri Agatino Lanzafame, Elisabetta Vanin e Ausilia Mastrandrea che si sono fatti promotori dell’iniziativa, coinvolgendo l’assessore alla Legalità, Rosario D’Agata con il quale hanno costituito un tavolo tecnico, insieme alle associazioni promotrici dello SlotMob, per studiare nuove misure per contrastare il fenomeno. “Non ci vogliamo limitare agli incentivi fiscali per chi collabora – spiega Lanzafame. Le agevolazioni per chi disinstalla le slot-machine rappresentano soltanto il primo degli strumenti che questa amministrazione intende per contrastare il diffondersi del gioco d’azzardo – prosegue. Da oggi infatti è ripartito il lavoro con le associazioni che hanno dato vita a Slot-Mob e al Coordinamento Regionale della campagna “Mettiamoci in Gioco” per arrivare al più presto all’approvazione di un regolamento che disciplini in maniera restrittiva le distanze delle sale dai giochi rispetto ai luoghi sensibili (scuole, ludoteche, oratori) e gli orari di apertura delle stesse”.
Non solo. L’intenzione è anche quella di vietare la pubblicità. “Stiamo studiando – evidenzia Lanzafame – la possibilità di chiedere al sindaco Bianco, di emanare una ordinanza urgente per vietare la diffusione di cartelloni pubblicitari relativi al gioco d’azzardo sul territorio cittadino. Una misura forte, resa però necessaria da quella che appare sempre più come un’emergenza sociale e sanitaria, visti i migliaia di casi di dipendenza registrati sul nostro territorio”.
Contrasto ma anche prevenzione. In questo senso, la proposta dei consiglieri è quella di partire dalle scuole e dagli altri luoghi di formazione per spiegare le implicazioni di una pratica che, sempre di più, si sta trasformando in una patologia. “In città ci sono tantissime realtà che si impegnano per lottare contro la dipendenza dal gioco d’azzardo – affermano le consigliere Vanin e Mastrandrea – ed è nostro compito sostenerle in questa lodevole missione. Insieme a loro ci impegneremo ad organizzare una serie di iniziative sul territorio e nelle scuole per sensibilizzare tutta la città. Deve essere chiaro a tutti – concludono – che quella contro l’azzardo è una guerra che deve essere combattuta a tutti i livelli, senza fare sconti a chi sta lucrando sulla disperazione delle persone”.
