Il Covid in un video del 2015? | "Adesso la Cina deve chiarire"

Il Covid in un video del 2015? | “Adesso la Cina deve chiarire”

Commenti

    Ma chi diciiii ! L’Americani foruuu !!! Sempri iddi sù,a comu dicinu i cumpagni !!!!

    è inquietante e basta. più smentite più mi viene il sospetto… davvero inquietante

    Ancora con questa vergognosa bufala? Notizie da pernacchie.

    CHIARITO IERI 25 MARZO DAI TELEGIONALI NAZIONALI. NESSUNA MANIPOLAZIONE. ACCERTATO DAGLI INTERNAZIONALI PREPOSTI

    La Cina deve chiarire si, altro che inviare mascherine da quattro soldi che meglio farebbero le nostre industrie a produrre se la burocrazia italiana agisse con celerità.

    ……………….ATTENDI GLI AIUTI AMERICANI. SIAMO SOLO VASSALLI DI UN POPOLO SOVRANISTA

    Hai già la risposta, leggi l’ultima parola del mio commento precedente. Informati prima di scrivere.

    il servizio è del 2015 quindi MOLTO PROBABILE CHE il virus studiato NON SIA LO STESSO DEL 2015 la stessa informatica nel 2015 al 2019 ha fatto passi da gigante, PERCHE’ non anche nella ricerca? DUNQUE gli effetti e la casistica di sintomi Troppo simili, In comune Hanno la propagazione, La Sars, I pipistrelli, il fatto che sia uno dei virus che colpiscono i polmoni etc, Se non è lo stesso vabbè le coincidenze sono fin troppe per non essere sospettosi, in ogni caso giocano troppo con cose che non sanno controllare come i bambini con contenitori di nitroglicerina, stessa somiglianza

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Dopo quarant’anni di precariato strutturale, presentare l’aumento delle giornate lavorative come una “svolta storica” appare non solo insufficiente, ma profondamente offensivo per migliaia di lavoratrici e lavoratori forestali. Portare le giornate da 151 a 174, da 101 a 124 e da 78 a 101 non è una riforma: è l’ennesimo rattoppo su una ferita che la politica regionale sceglie consapevolmente di non curare. Si continua a parlare di “passo avanti” e di “gestione sostenibile del territorio”, ma si evita accuratamente di affrontare il nodo centrale: la stabilizzazione di chi da decenni garantisce la tutela dei boschi siciliani in condizioni di precarietà permanente. Migliaia di operai che ogni anno vengono richiamati al lavoro, formati, utilizzati e poi rimandati a casa, senza certezze, senza dignità, senza futuro.Dopo 40 anni, non è accettabile che la Regione Sicilia consideri un aumento di qualche settimana lavorativa come una concessione straordinaria. Non è rispetto, non è valorizzazione del lavoro, non è programmazione. È solo il rinvio dell’ennesima riforma annunciata e mai realizzata.Si parla di sostenibilità ambientale, ma non esiste sostenibilità senza sostenibilità sociale. Non si può difendere il territorio continuando a tenere in ostaggio chi quel territorio lo cura ogni giorno. La vera riforma sarebbe uscire definitivamente dal bacino del precariato, riconoscendo diritti, stabilità e dignità a lavoratori che hanno già ampiamente dimostrato il loro valore.Dopo quattro decenni di attese, promesse e sacrifici, questo emendamento non rappresenta un traguardo: rappresenta l’ennesima occasione mancata. E soprattutto, una grave mancanza di rispetto verso chi chiede solo ciò che gli spetta.

Cateno De Luca sforna nuovi movimenti e partitini con la stessa velocità e noncuranza con cui passa dalle invettive agli apprezzamenti per tornare di nuovo alle invettive. Le vicende che lo hanno visto altalenante nei rapporti con l'ologramma e la banda bassotti politica ne sono la prova. Attualmente il pendolo è tornato ad oscillare a sinistra, ma quelli non ne vogliono sapere e di tentare un'altra avventura in solitaria non è cosa. Perciò il soggetto si agita e prova a restare al centro dell'attenzione mediatica non potendo essere al centro della scena politica. Come gli finirà lo vedremo, ma la credibilità politica è uscita fortemente minata dalle tante scelte sbagliate che si stanno "mangiando" anche l'aura di bravo amministratore sulla quale ha fatto sempre affidamento.

Peccato che il 95% dei siciliani che tornano dal nord per le festività natalizie già il biglietto aereo (carissimo!!!) l'avevano comprato, non potendo aspettare i comodi della Regione Siciliana e rischiando di non riuscire ad acquistare il biglietto del treno partecipando ad una sorta di click day. Iniziativa deplorevole e iniqua!

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