CATANIA – L’inchiesta sul crollo della palazzina al civico 111 di via Francesco Crispi prosegue su diverse direttrici. Nulla ancora è appurato e tutte le ipotesi, compresa quella sulla volontarietà del gesto, restano aperte. La Procura ha affidato le indagini alla Squadra Mobile di Catania diretta da Antonio Salvago. Gli investigatori della sezione “Omicidi e Reati contro la Persona” sono in continuo contatto con il civico di Palermo dove è ricoverato il sessantenne rimasto ustionato dalla devastante deflagrazione di sabato notte e iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto per poter svolgere una serie di accertamenti irripetibili. Uno di questi permetterà di evidenziare se ci sia compatibilità tra l’esplosione e le ferite riportate alle mani e alla testa. Il costante dialogo con i sanitari del centro grandi ustionati di Palermo permetterà di poter interrogare in tempi celeri il ferito quando le sue condizioni cliniche gli permetteranno di parlare.
La prima fase delle attività della Squadra Mobile si sono concentrate per rintracciare la bulgara che si pensava potesse essere sotto le macerie. Non era certo una badante, la donna aveva avuto una relazione sentimentale con il ferito ma non lo vedeva da settembre. Gli inquirenti inoltre stanno cercando di cristallizzare il profilo del sessantenne che viveva in uno degli appartamenti al primo piano dello stabile crollato. Si sono susseguiti in questi giorni gli interrogatori dei sopravvissuti e degli sfollati per poter avere nuovi elementi sulla personalità dell’indagato. Dalle testimonianze non emergono le grida, di cui si è letto nei giornali, invece sono confermati i rumori e l’odore di gas, che però sono da collocare intorno alle 22. Quattro ore prima dell’esplosione che ha causato il crollo della palazzina.
Diversi sono i sopralluoghi che si sono svolti su quello scenario da bombardamento aereo. Fondamentali saranno gli esiti della polizia scientifica ma anche quelli del Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco arrivati da Palermo. Sono state sequestrate diverse bombole, alcune integre e alcune danneggiate. Anche su queste sono in corso attività tecniche.