CATANIA – Prosegue il processo a carico di Roberto Russo, padre della piccola Laura. La 12enne uccisa brutalmente nell’agosto dello scorso anno a San Giovanni La Punta mentre dormiva con la sorellina Marika, scampata miracolosamente al misfatto familiare. Nella precedente udienza la difesa (rappresentata dall’avvocato Alfio Grasso e Mario Brancato) aveva richiesto l’esecuzione di una nuova perizia psichiatrica sull’imputato, generando però l’opposizione da parte del pm Agata Santonocito. La Corte d’Assise si è riservata di decidere. “Le opposizioni da parte della Procura sono generate dal fatto che – spiega a LiveSiciliaCatania Giuseppe Lo Faro, legale di Giovanna Zizzo (la madre di Laura) – la perizia effettuata già sull’imputato era stata richiesta direttamente dal GIP, quindi si tratta di un’analisi super partes eseguita da un esperto e professionista, il professore Gaetano Sisalli. L’esito dell’esame medico ha confermato come Roberto Russo, al momento del delitto, godesse di piena lucidità in quanto capace di intendere e di volere”.
Con l’udienza di ieri è cominciata la fase istruttoria vera e propria con l’esame dei testi. “È stata ascoltata – continua Lo Faro – Giovanna Zizzo, la madre di Laura. Nell’udienza, durata quasi due ore, la mia assistita ha riferito sui rapporti con il marito nel periodo antecedente al delitto. Al momento si è ritenuto, inoltre, opportuno con il consenso della Procura di non chiamare a testimonianza Marika, la sorella della piccola Laura, per evitare ulteriori stress”. Nella prossima udienza, fissata per il 28 gennaio, verranno ascoltati alcuni ufficiali dei carabinieri intervenuti durante le fasi di soccorso e i fratelli dell’imputato, Giuseppe e Michele Russo.