Il disastro di LeU e Grasso | La sinistra spazzata via - Live Sicilia

Il disastro di LeU e Grasso | La sinistra spazzata via

A Palermo l'ex presidente del Senato che volle farsi leader finisce solo quarto.

Politiche 2018
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Certo, a fronte del tracollo di Renzi e della prima vera sconfitta elettorale in un quarto di secolo di Silvio Berlusconi, loro si notano meno. Ma la portata della loro debacle non è inferiore. Loro sono gli irriducibili a sinistra del Pd, quei “Liberi e Uguali” che si sono affidati alla improvvisata leadership di Piero Grasso. E che avrebbero – con i dati ancora non definitivi – superato per miracolo lo sbarramento, portando a casa un misero tre per cento. Praticamente peggio di quanto fece Sel 5 anni fa. Solo che stavolta agli eredi di Sel, Sinistra Italiana, si erano aggiunti i fuoriusciti del Pd, il movimento di D’Alema, Bersani e compagnia. Spazzati via dagli elettori.

La leadership di Piero Grasso non ha messo le ali.  Anzi. La preoccupazione dei big in campagna elettorale era stata tangibile,. Proprio perché l’ex presidente del Senato non sfondava. A sinistra Potere al Popolo erodeva consensi, dall’altra parte la Bonino intercettava pezzi di borghesia sinistrorsa. La frittata è stata completa. E la lunga storia di dispiaceri della sinistra-sinistra ha conosciuto un nuovo capitolo.

Solo l’estate scorsa Grasso era stato corteggiato a lungo dal Pd per candidarsi alla presidenza della Regione. Probabilmente avrebbe potuto giocarsi le sue carte. L’ex procuratore antimafia ha fatto un’altra scelta. Da leader si è candidato nel collegio uninominale del Senato a Palermo, raggranellando un modesto 5,81 per cento, comunque più alto della media nazionale del partito, quarto dietro Di Piazza (5 Stelle), Tantillo (centrodestra) e Piccione (Pd). E il dato di Grasso è nettamente più alto di quello degli altri candidati di LeU che nei collegi in Sicilia in molti casi si sono fermati al 2. Grasso si consola con l’elezione come capolista di LeU al Senato nel proporzionale.

Nell’Isola LeU non è riuscito a intercettare gli scontenti del Pd. Alla Camera in Sicilia orientale la lista di Grasso al momento è sotto il 3, a spoglio quasi ultimato. E anche al Senato non si sarebbe raggiunto, seppure per un soffio, il 3 nell’Isola. Uno scenario disastroso che si replica anche in altre regioni. Basti pensare alla batosta presa da Massimo D’Alema nel suo collegio di Nardò, quarto col 5 per cento.i Di certo c’è che il 4 marzo, anche alla luce del tracollo del Pd di Renzi, è a oggi il giorno più buio nella storia dei risultati elettorali della sinistra italiana.

 


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