Caro Silvio: l'amore è cieco, ma la politica è strabica

Caro Silvio: l’amore è cieco, ma la politica è strabica

La Sicilia in dono. Come se fosse un anello.

Caro Silvio Berlusconi,

‘L’uomo più fortunato che calpesta questa terra è chi trova il vero amore’. E mica vogliamo paragonarla a Dracula, il galante e un po’ mordace vampiro a cui, nelle cose di letteratura, viene attribuita la frase. Diciamo che è un piccolo assist umanitario, perché nessuno è talmente milionario da non potere ricevere nemmeno una goccia di umanità. Le sentirà anche lei le malelingue, mentre dardeggiano gli sguardi inteneriti tra lei e Marta Fascina, la sua compagna.

Li avvertirà pure lei i retropensieri biforcuti che, da ben prima che il conte Dracula venisse al mondo su pagina, adornano malignamente una storia d’amore, quando lui è ricco e lei è giovane e bella. E per quanto un uomo, all’apice della sua vita e della sua fortuna, possa bellamente fregarsene, nessuno è alieno ai chiodi che trafiggono i sentimenti. Neanche lei.

Certo, è un ben curioso paradosso che simili animosità lampeggino, sui social, per esempio, nelle illibatissime coscienze di coloro che la avversano. Di coloro che l’hanno accusata di ‘fare della donna una cosa’, sbirciando nel reticolo delle sue relazioni private. E’ necessario, onestamente, ammetterlo. Pubblicamente censurabile, o almeno discutibile, in più di una occasione, lo è stato.

Ma guardi, appunto, il paradosso. I puristi e le femministe, che la detestano, recludono lei e la sua compagna nell’orrendo luogo comune ‘riccone+bambola’. Mortificando la libera coscienza della Signora e il suo amore, che sarà senz’altro corrisposto. ‘I desideri non invecchiano quasi mai con l’età’. E nemmeno il cuore.

Sistemata la questione dell’amore vero – giacché ogni amore è vero, nel momento in cui ama – rimane una pungente perplessità. Che bisogno c’era? Che motivo c’era di paracadutare la Signora di Arcore, alle Politiche, in Sicilia, provocando comprensibili mugugni e valutazioni recise? Ne avremmo abbastanza di candidati estranei al contesto e messi qui, come altrove, per ottenere uno strapuntino a dispetto del territorio.

Se poi questo avviene, verosimilmente, in forza di un legame personale, il senso di esproprio si raddoppia. E si esacerba. Per il resto, auguri di altri e numerosi sguardi inteneriti. Lei, Silvio, è proprio un romantico: ha voluto donare un’intera regione, la Sicilia, come i poveri mortali donano un anello. Si sa che l’amore è cieco. E che la politica è strabica. (Roberto Puglisi)


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