PALERMO – Il “miracolo” del Capo sbarca su Facebook, con tanto di foto profilo e post aggiornati minuto per minuto. La presunta apparizione di una suora sul campanile della chiesa della Mercede al capo continua a stravolgere la vita di chi vive nel quartiere che si trova nel cuore del centro storico della città e, tra chi urla al miracolo, chi smentisce tutto, chi tra quegli archi vede soltanto un muro scrostato e chi piange in attesa di un segno divino, quello che prende vita è un fenomeno che non risparmia il web. Nei giorni scorsi erano già cominciate a circolare numerosissime fotografie di quello che in molti definiscono un “fantasma”, ma adesso la suora sarebbe anche pronta a stringere amicizie sul noto social network.
“Quando la sera chiude il mercato del Capo, a terra rimangono i resti delle speranze della gente che non riesce a sfamare i propri figli. Ricordatevi sempre di pregare per i più deboli. La carità è la prima chiave per il Paradiso”. Questo uno dei post sulla pagina appena creata su Facebook, in cui, ancora una volta, sacro e profano s’intrecciano nonostante la teoria del gioco di luci che smentirebbe l’apparizione. Almeno duecento le persone che, ieri sera, si sono radunate in quella stradina del Capo tra il terrazzo e lo scalone che portano alla chiesa. Il punto più ambito è quello accanto ad una macelleria, da quale la “visione” sembrerebbe essere più nitida.
Le dita di centinaia di cittadini, provenienti da ogni parte del capoluogo, hanno indicato ancora una volta quell’arco del mistero. “Sono venuto qui pensando di assistere all’ennesima bufala – racconta un uomo sulla cinquantina – . Io abito nella zona di Bonagia, ma mia moglie mi ha convinto ed eccomi qui. Non posso essere certo che si tratti di un gioco di luci, perché quello che vedo è incredibile”. Una incredibile coincidenza probabilmente. Un mistero che in molti considerano svelato, ma che centinai di cittadini non pensano lontanamente di risolvere: “Che male c’è nel credere a qualcosa – dice Rosaria, studentessa -. A prescindere – aggiunge – si tratta pur sempre di un caso straordinario, che fa unire un intero quartiere”.