CATANIA-Faccia a faccia con il talento di Oscar Wilde. Non teme confronti e paragoni Nunziata Blancato, artefice dell’ennesima brillante stagione teatrale del Gruppo La Proposta. Sabato 23 alle 21 e domenica 24 febbraio alle 18 l’Associazione teatrale diretta dall’autrice etnea porterà in scena all’Auditorium Angelo Musco di Gravina di Catania “Il fantasma di Canterville”, rielaborazione teatrale in due atti, tratta dal celebre racconto umoristico giovanile di Oscar Wilde. I due atti dell’attesissima rappresentazione teatrale, diretta dalla mano esperta e creativa di Nunziata Blancato, prenderanno di mira la “cecità della famiglia americana protagonista della mise en scene al confronto con la rigida tradizione inglese”. “Quando da bambina lessi l’appassionante racconto di Wilde – spiega la Blancato – mi imbattei nelle monellerie e negli scherzi dei ragazzini nei riguardi di un essere soprannaturale, un fantasma, da sempre deputato a spandere terrore. Leggere quel racconto era come gustare una trasgressione ed esorcizzare la paura”. Ed ecco quindi la “necessità improrogabile, quasi fisica” di rileggere da grande “Il Fantasma di Canterville” e altrettanto inevitabile incorrere nella scoperta. “Ho notato che ormai il racconto aveva perso quell’antica magia: non c’è più nulla da ridere o verso cui trasgredire in questo tempo in cui, ormai, tutto è stato fatto ed anche la paura è cosa di tutti i giorni, verso la quale siamo o assuefatti o corazzati”. L’autrice però nel rileggere l’opera di Wilde ha trovato altri spunti “interessanti e sempre attuali” che vuole regalare al suo pubblico. “Prima di tutto l’ironia esercitata da un raffinato intellettuale, in tempi non sospetti, nei riguardi della vigente rozzezza e del pragmatismo americani – analizza la regista -. Inoltre la mai esaurita e palese non accettazione dell’altro, la sempre presente, nonostante ogni retorica, mancanza di integrazione e la pretesa superiorità di una cultura nei confronti di altre a cui si nega dignità persino di esistere”. Ma ciò che più ha sorpreso l’autrice ed indotto a realizzare la trasposizione teatrale che a poche ore dal “su il sipario”, incuriosisce già il pubblico, è “il culto, profetico allora, radicato adesso, del dio denaro, attraverso il quale tutto si può comprare, anche un fantasma senz’anima”. In che modo ha cercato di attualizzare una vicenda ambientata nell’Ottocento? “Nell’allestimento scenico – conclude la Blancato – ho cercato di riportare la vicenda a quando fu scritta, nel 1887 e di adeguare i dialoghi alla scrittura di Wilde, inventando un personaggio che funga da legame a tutta la vicenda, il maggiordomo George, interfaccia della governante della casa, signora Umney.
Ad interpretare i personaggi dell’imperdibile riduzione teatrale Filippo Aricò nei panni di Sir Simon de Canterville, Mario Musso (George; Signora Umney), Mario Catania (Hiram Otis), Mariastella Blancato (Lucrezia Otis), Alessandra Andreozzi (Virginia), Giovanni Magrì (Washington), Ottavia Buccheri (Star) e Letizia La Rosa (Streep).