"Il fumo della politica" |La Foss protesta dal tetto del Politeama - Live Sicilia

“Il fumo della politica” |La Foss protesta dal tetto del Politeama

“Gli orchestrali hanno vergogna di tornare a casa senza stipendio”, ha affermato De Luca della Fistel Cisl. E dal tetto del Politeama parte la protesta.

La manifestazione degli orchestrali
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PALERMOUna fornacella per rappresentare il “fumo della politica” e dei coriandoli lanciati dal tetto del teatro Politeama sono gli strumenti utilizzati dagli orchestrali della Foss per manifestare ancora una volta contro lo stato di abbandono in cui versa l’antica fondazione. “La questione si fa scottante – ha affermato Maurizio Billeci, violinista dell’orchestra – Abbiamo un consiglio d’amministrazione che non riesce a riunirsi e siamo decisi a iniziare azioni un po’ più pesanti rispetto al passato”.

Una quindicina di orchestrali si sono recati nel pomeriggio sul tetto del prestigioso teatro per protestare: lì hanno acceso una fornacella e  hanno gettato dei coriandoli per attirare l’attenzione dei passanti. “Le notizie che sono state date ieri dal revisore dei conti dell’orchestra sinfonica e da alcuni funzionari del turismo sono stati il campanello d’allarme perchè circa un terzo dei finanziamenti dati ai teatri siciliani è legato alla spesa della sanità – ha affermato Michele De Luca, sindacalista Fistel Cisl – quindi se la sanità siciliana non risparmia i 2 milioni di euro che sono stati vincolati sul fondo della Foss, questi rischiano di saltare. Questo non consentirebbe neanche l’arrivo ad agosto della Fondazione”.

Gli orchestrali sono sul piede di guerra e continueranno a manifestare fin quando non avranno risposte certe circa il loro futuro. “La situazione è precipitata perchè non abbiamo avuto nessuna rassicurazione da parte del consiglio d’amministrazione, che ieri si è riunito per ratificare le dimissioni dell’assessore Bonafede e inoltre abbiamo appreso che anche i consiglieri d’amministrazione hanno presentato le loro dimissioni – ha concluso De Luca – infine dalla prefettura avevano detto che oggi ci avrebbero incontrato e invece non siamo stati tenuti in considerazione. Gli orchestrali sono stanchi e stremati. La maggior parte di loro ha pure vergogna di tornare a casa senza stipendio”.

 

 


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