Marcello Asciutto si difende: “Mai preso tangenti”. Il funzionario regionale dell’assessorato all’Energia, finito agli arresti domiciliari per corruzione, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Guglielmo Nicastro.
L’interrogatorio di garanzia è durato oltre due ore. Asciutto era accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Michele De Stefani.
Due ore per fornire, a suo dire, ogni chiarimento sulla contestazione che avrebbe ricevuto una tangente da 30 mila euro da Vito Nicastri, l’imprenditore alcamese a cui è stato confiscato un patrimonio sterminato, che ha patteggiato pene per corruzione e bancarotta fraudolenta, ed è stato condannato a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Asciutto, che è stato istruttore della pratica per un impianto di biomasse che Nicatri voleva attivare con il suo socio Paolo Arata, ha risposto a tutte le domande,