CEFALÙ (PALERMO) – Il Giro d’Italia sbarca in Sicilia per la centesima edizione e lo fa in grande stile. La due giorni nell’Isola comincia da Cefalù, con la prima tappa di montagna che si concluderà al rifugio Sapienza nel pomeriggio, a quota 1892 metri. Sull’Etna si potrà cominciare ad avere un’idea chiara su chi potrà avere serie chance di successo finale: occhi puntati su Vincenzo Nibali, che proverà a dare uno scossone alla corsa rosa in quelle che sono le sue strade, tenendo conto anche della tappa in programma domani con partenza da Pedara e arrivo nella sua Messina. Cefalù si è vestita a festa per l’occasione e ha salutato i corridori all’inizio della traversata verso la zona orientale della Sicilia, con le province di Palermo, Messina e Catania interessate da vicino da un evento di portata storica.
“Sono un po’ raffreddato, ma ci tengo a far bene fra la mia gente, nella mia terra. Farò di tutto per onorare i miei tifosi”, ha detto il palermitano Visconti, gregario dello ‘Squalo dello Stretto’. “E’ una tappa dura, che tutti aspettano – ha aggiunto Nairo Quintana, uno dei favoriti assieme a Nibali per la vittoria a Milano -. Cercherò di interpretarla nel modo giusto, cercando di fare attenzione”. Un velo di tristezza calato sulla corsa rosa, nel momento del ricordo di Wouter Weyland, morto durante una delle tappe in Liguria del Giro, il 9 maggio 2011.
“Sono orgoglioso e, non nascondo, anche un po’ emozionato per essere riuscito nell’impresa di riportare in Sicilia uno dei più importanti appuntamenti sportivi, che quest’anno giunge alla centesima edizione. Abbassare quella bandiera rosa per dare il via alla tappa siciliana mi ha regalato un’emozione particolare perché ho sempre seguito da bambino il giro d’Italia e aver contribuito a riportare, dopo sei lunghi anni d’assenza, la maglia rosa nella nostra isola e’ per me un grande motivo d’orgoglio”. Lo ha detto l’assessore regionale allo Sport, Anthony Barbagallo, che oggi ha dato il via alla tappa Cefalù-Etna della centesima edizione del Giro d’Italia. “Mi auguro che sia una grande festa di sport -ha aggiunto- per tante famiglie e tanti bambini appassionati di ciclismo e ovviamente non posso non fare un grande in bocca al lupo a Vincenzo Nibali che ha portato in alto nel mondo i colori della nostra Sicilia”.
Enorme partecipazione di appassionati per la partenza della quarta tappa dell’edizione del centenario avvenuta alle 12:12 di stamane dal lungomare del comune normannno. Pubblico in delirio per lo ‘Squalo’, che ha promesso grande impegno nel corso della presentazione pochi instanti prima del via in una giornata straordinaria dal punto di vista metereologico. Iniziata già la salita di Portella Femmina Morta con la fuga già concretizzata di Eugenio Alafaci (Trek – Segafredo), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Jacques Janse van Rensburg (Dimension Data) e Pavel Brutt (Gazprom – RusVelo), i quali hanno accumulato circa 5′ di vantaggio sul gruppo. Intanto, arriva il primo ritiro importante: l’australiano della Bmc, Rohan Dennis, ha lasciato la corsa poco dopo il superamento del cartello dei 100 chilometri. Poco prima di arrivare a Cesarò, il corridore, che era uno dei candidati al podio di Milano, ha deciso di fermarsi. Domenica scorsa era caduto a Cagliari, nella parte finale della 3/a tappa.
Palermo, Messina e Catania sono le province interessate da vicino da un evento di portata storica. Il Giro torna in Sicilia dopo sei anni, l’ultima volta infatti risaliva all’edizione 2011. La prima tappa in assoluto nel 1930, la Messina-Catania vinta da Michele Mara. Dopodiché presenza nell’Isola anche l’anno successivo prima di una lunga pausa complice il conflitto bellico. Il ritorno nel 1949, quindi bis post-guerra nel ’54. Il boom economico e il Giro a braccetto giungono in Sicilia nel 1961, prima di un’altra lunga assenza durata sino al 1976. Il passaggio successivo dieci anni più tardi, quindi il ritorno nel 1989. Infine, momenti rosa anche nel 1999, nel 2003 e nel 2008.