"Il nostro studio era un rifugio, ora non riesco più ad andarci" - Live Sicilia

“Il nostro studio era un rifugio| Ora non riesco più ad andarci”

Il marito di Viviana Parisi racconta sui social la passione per la musica che condividevano. Oggi nuovo vertice in procura
IL GIALLO DI CARONIA
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VENETICO (MESSINA) – Dolore, nostalgia e tante domande. Ancora pochissime le risposte, ma nel frattempo i ricordi si rincorrono, video e foto raccontano la passione che univa Viviana Parisi e Daniele Mondello, quella della musica. Dopo il messaggio dedicato il giorno dell’anniversario di matrimonio alla moglie e al figlio, e mentre le indagini sul giallo che non trova ancora soluzione sono ancora in corso, il dj condivide sui social un altro straziante post. Stavolta lo fa pubblicando un video di qualche anno fa, nel quale lui e Viviana, felici e pieni di entusiasmo, ballano dopo aver relaizzato l’ennesimo brano in studio. Quello stesso studio in cui negli ultimi tempi la 43enne originaria di Torino aveva registrato dei video che pubblicava nella sua pagina ‘Express Viviana’, suonando e raccontando spesso qualcosa di se stessa.

Il messaggio

Quanti ricordi, quanti momenti, quante produzioni nel nostro caldo e accogliente studio. Il nostro angolo creativo dove davamo sfogo alle nostre idee e alla nostra vena artistica. Dove ci fermavamo anche solo per prendere un caffè per respirare un po’ di emozioni positive date dalla nostra comune passione: LA MUSICA. Come in questo video – scrive Daniele Mondello – ricordo quei momenti di amore e gioia reciproca nell’aver creato un nuovo pezzo, un nuovo remix o una nuova melodia. La nostra allegria era totale, la nostra passione infinita, ma la cosa che teneva in piedi tutto questo era l’amore. Sentimento che mai ci ha abbandonati e che ci ha portati a credere in noi stessi e in tutto quello che abbiamo fatto. Poi un bel giorno è arrivata la nostra ragione di vita, Gioele. Capitava spesso di andare in studio tutti e tre”.

“Neanche puoi immaginare la gioia infinita nel fare quello che abbiamo sempre fatto in due adesso con nostro figlio accanto. Ma si sa, il lavoro di genitore ci prende a tutto tondo quindi capitava di dover andare in studio da solo. Ho sempre amato andare giù in studio a provare suoni nuovi – continua – con il pensiero di tornare a casa e farti ascoltare ogni cosa per capire da un tuo semplice sguardo o da un’espressione se ero stato bravo o meno. Lo sai il tuo parere per me è sempre stato fondamentale amore mio. Adesso, purtroppo le cose sono cambiate… Ho davvero un peso dentro. È davvero difficile per me adesso andar lì perché guardandomi intorno vedo te e me. So che è sempre stato il nostro rifugio per evadere da tutto e dare sfogo alla nostra creatività, ma davvero è difficile. Penso ancora a tutti i vinili che hai tirato fuori per le dirette che hai fatto nell’ultimo periodo e davvero non ho la forza di spostare neanche di un centimetro nulla. E’ davvero brutto che ciò che fino a prima mi faceva stare bene adesso mi logora dentro, perché la musica per me è un NOI. Ogni melodia che mi passa per la testa, ogni canzone che mi capita di ascoltare anche per caso in tv, mi fa pensare a te amore mio e a te figlio mio. Non ho davvero la forza di mettere piede lì. Tutto ciò che un tempo era bello adesso senza di voi è una coltellata che mi colpisce dritta al cuore. Ma voglio ricordare e far ricordare a tutti quanta gioia e amore nasceva lì dentro. Vi amo amori miei siete la mia vita, mi mancate tantissimo. Vostro per sempre Daniele”.

Le indagini

Nel frattempo, sul fronte delle indagini, oggi si terrà un nuovo vertice a Patti, con il procuratore Angelo Cavallo e i consulenti nominati dal magistrato. Dopo il vertice in procura sarà effettuato un ulteriore sopralluogo nelle campagne di Caronia, nei pressi della zona in cui sono stati trovati il corpo senza vita della donna e i resti del bambino. Nelle scorse settimane il procuratore ha nominato altri periti per ricostruire la dinamica dell’incidente, considerata cruciale per capire cosa possa essere successo a madre e figlio subito dopo. La perizia riguarderà anche i mezzi coinvolti, ovvero l’Opel Corsa della donna e il furgone degli operai dell’Ans con il quale è avvenuto lo scontro, in cui il bambino potrebbe essere rimasto gavemente ferito. Per questo sarà svolto oggi da parte della polizia scientifica di Palermo l’esame irripetibile con il luminol per capire se ci sono tracce ematiche sull’auto.


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