PALERMO – Solitamente chi vince il titolo di campione d’inverno, regge poi fino alla fine. Il Palermo si ‘attacca’ anche a queste statistiche per mentalizzarsi definitivamente alla risalita in serie A. Domani a Crotone, andrà in scena l’ultima giornata del girone d’andata e anche l’ultima partita di questo 2013 che per i rosa è stato un anno decisamente negativo.
Il Palermo all’Ezio Scida vuole però mantenere la leadership: “Affrontiamo quest’ultima gara con una squadra che ha lo stesso allenatore da più anni – ha detto Iachini in sala stampa – una società che si è sempre mossa bene sul mercato, dando seguito ad un lavoro già portato avanti. E’ la terza partita in una settimana e dovremo giocare alla grande contro una squadra difficile in un campo difficile. Poi tireremo una linea e faremo le considerazioni per riequilibrarci e mettere qualche idea in più, anche se sarà difficile considerando l’atteggiamento che avranno sempre i nostri avversari”. Poi una curiosa metafora: “Mantenere la vetta può servire per dare continuità al nostro cammino, poi inizieremo un altro campionato nel ritorno. Molte squadre cambieranno e si rinforzeranno, dovremo farci trovar pronti. Quella di domani è una partita dalla quale ricevere delle risposte. E’ questo quello che chiedo, una crescita nel piano della personalità e della conoscenza. Quando si va ad una cerimonia, ci si veste in smoking. Ma bisogna saperlo portare. Serve appeal, savoir faire. Noi siamo arrivati lì, ora dobbiamo dimostrarlo di saper portare”.
Domani rientreranno quattro titolari: Daprelà, Munoz, Barreto e Verre, in avanti confermata la coppia Hernandez-Belotti. Iachini ribadisce che il problema del Palermo è quello di creare gioco: “Per quelli che siamo oggi, forse in fase di palleggio e nel fraseggio sbagliamo tanto. E’ un dato di fatto. Andiamo avanti facendo punti, per ora. Se poi riusciamo a fare qualche accorgimento a gennaio, sebbene per me le squadre vadano fatte a luglio, vedremo. A me comunque piace arrivare ad un’identità di calcio giusta. La classifica però parla chiaro, cercheremo di migliorare”. Infine una battuta sugli arbitri, ultimamente “sfortunati” contro il Palermo: “Se noi volevamo parlare, come d’altronde con la Ternana, ce ne sarebbe stato modo. Noi abbiamo pareggiato a Lanciano per colpa di un fallo di mano. Noi spesso abbiamo rinunciato a parlare, a Carpi è stata una situazione particolare. Da quando sono qui vantaggi particolari non ce ne sono stati. Se presseremo Gomis? L’errore ci può stare. Noi siamo sempre aggressivi in pressing, faremo quel che abbiamo sempre fatto”.