Il parà siracusano morto a Pisa |Sì alla commissione d'inchiesta - Live Sicilia

Il parà siracusano morto a Pisa |Sì alla commissione d’inchiesta

Dopo 16 anni si cercherà di fare luce sulla morte del ragazzo siracusano che nell’agosto del 1999, a 26 anni, perse la vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa.

emanuele scieri
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SIRACUSA – La data è simbolica ma è pure casuale. E suggerisce la certezza che la vicenda non appartenga solo alla – sacrosanta – sfera della “verità” cui una famiglia dilaniata dal dolore ambisce. E nemmeno solo a quella di una richiesta civile e un po’ fighetta di giustizia a mezzo social. Qui c’è di mezzo l’onore delle Forze armate. Ieri era il 4 novembre, infatti, erano appena passate le 19 e il Parlamento votava “Sì” all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per la morte di Emanuele Scieri. Dopo 16 anni, dunque, si cercherà di fare luce sulla morte del ragazzo siracusano che nell’agosto del 1999, a 26 anni, perse la vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa, dove era stato destinato dopo il Car a Livorno, per svolgere il servizio di leva nei Parà. Fu ritrovato dopo tre giorni di agonia sotto la torretta-asciugatoio per i paracaduti. Dietro a quella orrenda fine, il sospetto di un atto di nonnismo finito tragicamente. Dall’inchiesta che ne seguì i magistrati non riuscirono a risalire ai responsabili: nessuno è mai finito sotto processo per quell’assassinio. Nel maggio del 2014, un fatto nuovo arriva dalla politica: vengono presentate due proposte di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che riapra la vicenda: sono i deputati siracusani Sofia Amoddio e Pippo Zappulla a presentarle. La svolta arriva un anno dopo con la calendarizzazione delle richieste in commissione Difesa. Da lì giunge il via libera con i pareri positivi della commissione e, per voce del sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, del governo. Ancora passaggi positivi nelle commissioni Bilancio, Affari costituzionali e Giustizia, e infine l’approdo ieri sera alla Camera per l’approvazione finale: 337 votanti, 337 favorevoli. La Commissione parlamentare sarà composta da venti deputati nominati dal presidente della Camera in rappresentanza proporzionale di tutti i gruppi; avrà un presidente, un vice presidente e un segretario e entro 60 giorni dalla conclusione dei proprio lavoro presenterà alla Camera una specifica relazione. Compiti della Commissione sono quelli di stabilire la dinamica dei fatti e raccogliere gli elementi utili alla identificazione dei responsabili. Procederà alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. “Una giornata decisiva e storica – hanno commentato i due deputati Amoddio e Zappulla – perché dà il via a un percorso che dovrà illuminare definitivamente una vicenda dai contorni mai definiti che ha visto il coinvolgimento emotivo di tutta la comunità siracusana e non solo”. Soddisfazione e ottimismo nel commento della mamma di Emanuele, Isabella Guarino: “Il desiderio di giustizia e la forza della volontà sono stati premiati. Anche i muri di gomma possono essere abbattuti”.

 

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