"Il patto sul decoro è fallito |Vertici Rap e Reset inadeguati" - Live Sicilia

“Il patto sul decoro è fallito |Vertici Rap e Reset inadeguati”

Parla il presidente della commissione Aziende del consiglio comunale Paolo Caracausi (Idv)

PALERMO – “La riunione di questo pomeriggio voluta dal vicesindaco Fabio Giambrone con le aziende partecipate di fatto prende atto del fallimento del patto stipulato questa primavera tra il sindaco Orlando e le aziende Rap e Reset. Il patto faceva acqua da tutte le parti ed era quasi scontato che fallisse”. Lo dice il presidente della commissione Aziende del consiglio comunale di Palermo Paolo Caracausi (Idv).

“Abbiamo due aziende prive di un management adeguato alla nostra città, credo sia arrivato il momento che il sindaco ne prenda atto – continua Caracausi – Ai presidenti, sempre che vengano confermati, vanno affiancati i componenti dei consigli di amministrazione che devono essere soggetti di alta capacità manageriale. Ma bisogna anche intervenire su quella classe dirigente non adeguata e impreparata. Urge la nomina dei direttori generali e il cambio di quei dirigenti non all’altezza del ruolo. Non posso che apprezzare il grande lavoro che il vicesindaco sta portando avanti e che rischia di essere vanificato, ma sembra latitante l’assessore all’ambiente Catania che pare più concentrato sulla mobilità che sulla problematica rifiuti”.

“I cittadini da nord a sud, dalle borgate marinare al centro città, dicono basta e sono stanchi di vivere una città che giornalmente peggiora dal punto di vista ambientale – conclude Caracausi – Il sindaco ne prenda atto e venga in Aula a riferire su come affronterà in maniera seria e definitiva il problema e cerchi l’aiuto di chi a questa città vuole veramente bene. L’invito a tutto il consiglio comunale è di approvare velocemente il regolamento sui rifiuti”.

LA REPLICA

“Leggo con grande stupore le dichiarazioni del consigliere Caracausi – replica l’amministratore unico di Reset Antonio Perniciaro – infatti nella sua qualità di Presidente della Commissione Partecipate ritengo abbia elementi sufficienti a fare valutazioni meno superficiali. Innanzitutto è bene ricordare che ogni società partecipata dal Comune di Palermo ha assegnati una serie di servizi e di questi deve rispondere ai cittadini, agli organi di governo della città ed al signor sindaco. Il Patto per il decoro cittadino si è sviluppato sulla base di un Piano Lavori stabilito dalla Rap che nella qualità di società committente ha ordinato alla Reset di collaborare nella esecuzione del servizio di diserbo cittadino. Ovviamente solo su questo punto la Reset può rispondere in termini di produzione eseguita. I dati comparativi della produzione effettuata da Reset nel 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 mostrano una crescita delle attività di circa il 75% dato che non necessita di commenti e che rappresenta con chiarezza non solo l’impegno profuso dalla società ma anche i rilevanti risultati conseguiti per contribuire al miglioramento dell’immagine e del decoro della città. Non è ammissibile che il Presidente della Commissione Partecipate al quale personalmente ho, in svariate occasioni, avuto modo di illustrare i risultati della attività della società, faccia confusione tra le attività della società da me presieduta quelle di un’altra che ha predisposto il Piano di cui in oggetto. Con questo non c’è ovviamente alcun giudizio dello scrivente sulle performances di Rap, non essendo questo mio compito coerentemente con il mio ruolo istituzionale, ma viceversa devo evidenziare al presidente Caracausi che ritengo le sue dichiarazioni gravemente lesive della mia professionalità e dei risultati conseguiti dalla Re.Se.T. nel corso degli anni sia in termini di Financial Statements che di continuo miglioramento dei servizi resi nonchè dell’efficienza aziendale. Chiederò quindi formalmente al Presidente Caracausi di essere convocato in Commissione Partecipate in modo da illustrargli in dettaglio il lavoro svolto dalla Re.Se.T. nell’ambito del Piano per il decoro e peraltro già documentato all’Amministrazione Comunale con un report di oltre 200 pagine. Contestualmente chiederò in quella sede di comprendere quali considerazioni tecniche lo abbiano indotto a rilasciare dichiarazioni gravissime a detrimento della mia professionalità e capacità manageriale. Dichiarazioni che ovviamente ritengo inaccettabili, riservandomi quindi di intraprendere le conseguenti azioni a tutela della immagine della società e dello scrivente”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI