Il Pd a Musumeci: "Si dimetta |se non è in grado di governare" - Live Sicilia

Il Pd a Musumeci: “Si dimetta |se non è in grado di governare”

Opposizioni all'attacco dopo il passo falso del governo.

PALERMO – Il governo va al tappeto a Sala d’Ercole. Che boccia il Def. 32 sì in Aula non bastano perché si registrano altrettanti no. E le opposizioni parlano di dimissioni per il presidente della Regione.

“Quando il presidente Musumeci è stato eletto, aveva una maggioranza: non è certo colpa della legge elettorale se l’ha persa per strada. Il PD ha chiesto più volte un dibattito d’aula per sapere dal presidente della Regione come intende andare avanti dopo la sua stessa ammissione di non avere più una maggioranza, ma questo dibattito fino ad ora non c’è stato. Il PD era e resta opposizione: siamo disponibili a confrontarci in tutte le sedi istituzionali sui temi concreti, in commissione o in aula. Ma voglio dire con chiarezza al presidente Musumeci: se crede di non essere in grado di governare questa Regione, si dimetta”. Così il capogruppo del Partito democratico all’Ars Giuseppe Lupo. “Anche alla luce della bocciatura del Defr – prosegue l’esponente dem -, il presidente Musumeci valuti serenamente la situazione: non fa bene alla Sicilia avere un governatore che un giorno si e uno no, ripete di non avere una maggioranza”.

“Le parole di un oltremodo innervosito ed arrogante Musumeci, che pretende di fare pure la paternale, sono irricevibili. Musumeci dovrebbe avere rispetto per la Sicilia e compiere un gesto di grande responsablità, prendendo atto che non ci sono più le condizioni minime per governare: si deve dimettere”, ha scritto in una nota il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle.

Di “fallimento” ha parlato anche Nello Dipasquale: “Abbiamo il diritto di sapere come il presidente Musumeci intende continuare a governare la Sicilia senza una maggioranza parlamentare”, ha detto il deputato dem, nel corso del dibattito d’aula sul Documento di Economia e Finanza Regionale. “Ogni provvedimento portato all’esame dell’aula – ha aggiunto Dipasquale –  fa emergere un elemento: manca del tutto un progetto di sviluppo della Sicilia. Il presidente della Regione prenda atto del fallimento del suo mandato elettorale: c’è uno stallo evidente e le conseguenze rischiano di gravare esclusivamente sui siciliani. Il PD era e resta opposizione – ha concluso – e non è disposto ad essere il capro espiatorio”.

Il governatore in Aula oggi ha criticato l’atteggiamento delle opposizioni a cui il governo “ha aperto la porta”. Ma ha dovuto prendere atto ancora una volta dell’evaporazione della sua maggioranza. D’altronde, sia il Pd sia i % Stelle avevano già annunciato il voto contrario al Documento di programmazione del governo, la “cornice” dentro cui dovrebbero muoversi bilancio e finanziaria, perché privi di un’idea di sviluppo.

Tra i deputati eletti nel centrodestra ha votato contro il Defr Cateno De Luca. Che spiega: “L’avvio al lavoro di alcune centinaia di persone è bloccato da continue faide fra fazioni politiche. Ho chiesto solo che si ponesse fine a questo gioco al massacro sulla pelle di centinaia di famiglie e che il Governo facesse una chiara scelta per garantire il ripristino della legalità e la discontinuità col passato. Era per me, e l’avevo detto a viso aperto e senza sotterfugi, un banco di prova rispetto alla affidabilità del Governo Musumeci, di cui ho registrato l’imbarazzato silenzio, traendone le conseguenze politiche”.


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