Preside aggredito dai genitori di un’alunna a Latina per aver vietato i cellulari in classe. La colpa del dirigente scolastico, dunque, è aver voluto mettere un freno all’utilizzo smoderato degli smartphone in aula. La discussione è stata talmente accesa che si è reso necessario l’intervento della polizia e del personale del 118.
Il dirigente scolastico Domenico Aversano, con una circolare, ha stabilito che gli smartphone al mattino devono essere posti dagli studenti all’interno di una scatola e recuperati soltanto all’uscita. Una scelta compiuta alla luce delle segnalazioni di “reiterati casi di cyberbullismo, comportamenti scorretti nei confronti di alcuni docenti”, ed essendo ritenuto il telefono elemento “distrattore” e di “isolamento nel gruppo”.
La scelta, però, non è piaciuta ad alcuni studenti; una in particolare che si è rifiutata di consegnarlo. Alla ragazza sono state messe quattro note e alla fine ha chiamato in lacrime i genitori. A quel punto si sono presentati nel liceo il padre e il fratello, che avrebbero aggredito il dirigente scolastico. Nell’istituto sono quindi intervenuti sia una volante della Polizia che il personale del 118.