Apindustrie a Delrio: |"Bloccato il centro anti tumori" - Live Sicilia

Apindustrie a Delrio: |”Bloccato il centro anti tumori”

Un centro per la protonterapia bloccato dal governo Crocetta e 112milioni di euro di investimenti pubblici bruciati. L'intervento di Giuseppe Scuderi, presidente di Apindustrie Catania.

mala burocrazia
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5 min di lettura

 

Egregio Direttore,

 

avendo letto e condiviso gli articoli e le critiche al Governo della Regione e ad alcuni Assessori in particolare, e la replica piccata dell’Assessore Borsellino, ritengo utile e forse anche doveroso rendere nota la lettera che ho inviato via mail al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio e al Sindaco della nostra città Enzo Bianco. Il motivo della lettera è chiarito nella stessa. Quello che desidero evidenziare è che la Sicilia sta perdendo , a causa dell’atteggiamento incomprensibile e al tempo stesso contraddittorio ( leggasi il verbale della Commissione Sanità allegato) dell’Assessore Borsellino e del Presidente Crocetta che ho informato personalmente dei fatti, l’opportunità unica e forse storica di dotarsi di un Centro avanzato nella cura dei tumori, un Centro di Protonterapia, che si sarebbe realizzato con un investimento di 112 milioni di €, di cui solo 10 sarebbero stati regionali, 35 dei privati e la rimanente e più consistente quota della comunità Europea e del Ministero della Coesione Territoriale. Si tratta di un Grande Progetto direttamente finanziato dalla comunità europea ed inserito nel Piano oncologico nazionale che ha previsto Catania come uno dei quattro centri nazionali ed al quale la regione sta volontariamente rinunciando, come emerge chiaramente dagli atti ufficiali. Ho ritenuto doveroso presentare un esposto alla Procura della Repubblica ed uno alla Procura della Corte dei Conti.

 

Cordialmente

 

Giuseppe Scuderi

 

Presidente Apindustrie Catania

All’Onorevole Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio

Onorevole Sottosegretario,
in occasione dell’incontro svoltosi in Prefettura a Catania nell’imminenza delle elezioni europee, durante il quale Ella ha giustamente sottolineato l’importanza del pieno utilizzo dei fondi comunitari, soprattutto in momenti di scarsa disponibilità di risorse nazionali, ho avuto modo in un mio intervento che forse ricorderà, di indicare le criticità che a giudizio della classe imprenditoriale siciliana impediscono un utilizzo pieno, costante e coerente con le politiche di sviluppo utili ad ottenere i vantaggi per cui la Comunità Europea li assegna. In particolare ho indicato nella farraginosità e nella lentezza delle procedure amministrative regionali la causa principale. Il risultato più evidente è che ingenti somme, nell’ordine di qualche miliardo di euro, come accertato anche di recente dal Comitato di sorveglianza Comunità-Regione, vengono restituite inutilizzate a Bruxelles, cresce la disoccupazione ed i progetti già presentati a fronte dei bandi pubblicati vengono ammessi con riserva a causa della mancata copertura che invece esisteva al momento della pubblicazione del bando stesso. Ad esempio recentemente il Governo Regionale , nel predisporre la manovra ter di aggiustamento del bilancio, ha effettuato questa operazione, scorretta sotto tutti i punti di vista, togliendo 50 mln su 80 di dotazione dei contratti di sviluppo territoriale . In pratica si finanzia la spesa corrente con somme destinate agli investimenti……

In quella occasione ho avuto modo di segnalarLe un altro caso -scuola di ciò che non va fatto e che invece questo governo sta compiendo impunemente. La gara per la realizzazione del Centro di Protonterapia ( 112 mln ai quali la Regione avrebbe dovuto concorrere per soli 10 Milioni di cui solo 5 impegnati) è stata definitivamente abbandonata . L’Assessore Borsellino che ho incontrato in due occasioni dopo il la Sua visita a Catania, rimane fermamente ancorata alla sua decisione di non andare avanti. E sostiene pubblicamente che “non c’è interesse da parte delle imprese che hanno partecipato tant’è che la gara è andata deserta e che un centro come quello che si sarebbe dovuto realizzare sarebbe sovradimensionato” . Non dice l’Assessore che la gara è andata deserta a causa di una richiesta di fidejussione per l’intero importo, una garanzia abnorme non prevista da nessuna norma di legge sugli appalti e quindi del tutto arbitraria, inserita viene da pensare forse proprio per rendere impossibile la partecipazione, non dice neppure che sono pervenute all’Assessorato manifestazioni di interesse alla prosecuzione della procedura di gara. Come non dice l’Assessore che il recente rapporto del Ministero della Salute ” i numeri del cancro” la smentiscono clamorosamente in quanto il centro alla luce di quei numeri sarebbe invece sottodimensionato.

Francamente avevo sperato, dopo aver parlato con Lei che è innanzitutto un medico prima ancora che il più autorevole rappresentante del Governo dopo il Presidente del Consiglio, che questa vicenda avrebbe trovato una soluzione ed un rapido riavvio.

A quanto pare non è così. Evidentemente, se la Regione non vuole il Centro è perchè la sua realizzazione è contraria agli interessi del malati siciliani che quindi saranno costretti a farsi curare in altre regioni ed il cui conto continuerà a gravare sul bilancio della sanità regionale (cioè sulle tasche dei siciliani) che paga già oltre 200 mln all’anno per cure prestate al nord ). Per altro, essendosi dovuto adeguare il nostro paese al principio comunitario sulla transnazionalità sanitaria è assai probabile che malati siciliani andranno a farsi curare anche in altri paesi comunitari dove i trattamenti in protonterapia sono assai più cari di quanto sarebbero costati in Sicilia , la cui tariffa è la più bassa in assoluto rispetto a quelle approvate in altre regioni del nostro paese e in Europa.

Ritenevo che una iniziativa di pubblico interesse non potesse essere ostacolata dalla mala burocrazia, che ormai decide tutto. Mi sbagliavo. Oggi tutto dipende da un funzionario, spesso impreparato, che decide sul destino di iniziative alle quali hanno lavorato per anni decine di persone qualificate con impegno e dedizione. Oggi tutto dipende da un Assessore che forte di un rispettatissimo cognome, rimane al suo posto con fierezza nonostante la sua palese inadeguatezza dimostrata ad esempio nel non essere riuscita ancora a definire, dopo due anni dall’insediamento del Governo di cui fa parte, le nomine dei managers delle aziende ospedaliere, vicenda divenuta una barzelletta , e nonostante la vicenda scandalosa dell’accreditamento di una struttura privata, Humanitas, che sarebbe costata alla Regione oltre 10 mln all’anno in un momento di tagli lineari alle strutture pubbliche e che l’assessore ha dovuto ritirare.

Ci sarà una logica di interesse pubblico in tutto questo, ma a me francamente sfugge……

 

Giuseppe Scuderi

Presidente Apindustrie Catania


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