Il prof del tweet su Hitler | 'salvato' dalla pensione?

Il prof del tweet su Hitler | ‘salvato’ dalla pensione?

Uno dei tweet del professor Emanuele Castrucci

Il docente è finito nell'occhio del ciclone per alcuni tweet che inneggerebbero a razzismo e negazionismo

SIENA – È accusato di essere un sostenitore del razzismo e di Adolf Hitler, è stato sospeso dalle attività didattiche ed è divenuto oggetto di dibattito politico: ora Emanuele Castrucci, 67enne docente di filosofia del diritto all’Università di Siena finito nell’occhio del ciclone per alcuni tweet in cui elogiava il dittatore nazista, ha chiesto il pensionamento anticipato e potrebbe evitare il licenziamento.

Castrucci è indagato dalla procura di Siena per il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo, e il rettore Francesco Frati aveva già bloccato tutte le sue attività didattiche compresi esami e ricevimenti degli studenti. La procura aveva chiesto anche il sequestro del profilo Twitter, ma il gip del tribunale di Siena Roberta Malavasi aveva rigettato l’ordinanza sostenendo che nei post si ravvisasse solo una rilettura storica e apologetica della figura di Hitler.

Il professore, pur potendo continuare a insegnare fino ai 70 anni, ha già maturato l’età pensionistica. Ciò porterebbe a una sola strada: il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, che insieme all’intero senato accademico aveva chiesto la sua destituzione, non potrebbe far altro che disporre il pensionamento. Così, anche se il collegio di disciplina che dovrà trovare la punizione al comportamento di Castrucci si è riunito oggi, il momento della decisione potrebbe arrivare comunque troppo tardi: il pensionamento sarà valido a tutti gli effetti a partire dal 1 gennaio 2020.

“Il procedimento disciplinare sanzionatorio va comunque avanti – spiega il presidente del collegio Gabriella Piccinni a La Repubblica – a prescindere dal fatto che Castrucci andrà in pensione. La prossima riunione sarà a gennaio e daremo il nostro parere. Poi starà al Consiglio di amministrazione approvarlo. Non spetta a noi, ma saranno le leggi dello Stato a dire se l’eventuale sanzione potrà essere applicata o meno a una persona che è già in pensione”.

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