Il rapimento di Alma Shalabayeva | Chiesto il processo per Cortese - Live Sicilia

Il rapimento di Alma Shalabayeva | Chiesto il processo per Cortese

Nell'inchiesta vengono contestati a vario titolo i reati di sequestro di persona e falso.

Il neo questore di Palermo
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PERUGIA – La Procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex capo della squadra mobile di Roma, e neo questore di Palermo, Renato Cortese, per l’allora dirigente dell’ufficio immigrazione Maurizio Improta, 5 agenti di polizia, del giudice di pace che si occupò del caso e 3 funzionari dell’ambasciata kazaka per quello che l’accusa considera il rapimento di Alma Shalabayeva.

Nell’inchiesta vengono contestati a vario titolo i reati di sequestro di persona e falso. La richiesta di rinvio a giudizio – secondo quanto si è appreso – ricalcherebbe l’avviso di conclusione indagine. Gli indagati hanno sempre sostenuto la correttezza del proprio operato.

(ANSA)

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    La procura lo indaga, il giudice lo rinvia a giudizio, il ministero lo promuove. Modi del tutto diversi di valutare un episodio sicuramente increscioso per l’Italia.

    Ho avuto l’onore di conoscere il dottore Renato Cortese, durante una mia audizione su fatti gravi dinanzi due magistrati della d.d.a. di Reggio Calabria; trattasi di persona, seria, onesta, e molto professionale.
    Caro dottore Cortese, le auguro di fare al meglio il proprio lavoro e non credo ad una sola delle accuse che Le muovono, considerando che si comporta certa magistratura oggi. Questo é un paese ingrato, puoi catturare Bernardo Provenzano e per tutti sei un eroe ma se il giorno successivo applichi la legge contro degli stranieri delinquenti e terroristi, apriti cielo, avrai certi inquirenti che ti daranno addosso e tutti avranno dimenticato che ci hai liberato da uno dei più pericolosi uomini di cosa Nostra. Auguri e buon lavoro dottore Cortese.

    E’ proprio perchè ha applicato “la legge contro degli stranieri delinquenti e terroristi” che è imputato.
    Perchè erano una madre e una bambina che certamente terroriste non erano.
    O non ci vedeva bene oppure ha semplicemente obbedito a degli ordini.
    In ogni caso è giusto che sia condannato.
    Come già condannata è stata l’Italia a una figuraccia internazionale.

    Dal Corriere della Sera del 28 febbraio 2017:
    Nell’avviso di chiusura indagini sono 20 i capi d’imputazione.
    Una lunga sequela di omissioni e falsi che avrebbero esposto la Shalabayeva al «concreto rischio di subire violazioni dei diritti umani».
    Secondo i pm, i poliziotti, avrebbero «privato della libertà personale» la moglie del dissidente kazaco , e condotto la piccola Alua dalla villa di Casal Palocco all’aeroporto di Ciampino «con l’inganno», sostenendo che l’avrebbero portata in questura per farle incontrare la madre.
    Ma non solo: una volta in aeroporto, Shalabayeva e la figlia sono state imbarcate sull’aereo noleggiato dall’ambasciata kazaka «contro la loro volontà e nonostante Shalabayeva avesse in più occasioni richiesto asilo e rappresentato lo status di rifugiato del marito e il pericolo per la propria incolumità in caso di rimpatrio forzato».

    Anche se avesse catturato Messina Denaro avrebbe avuto sempre l’obbligo di rispettare la legge e i diritti umani.
    Specialmente i diritti di una donna innocente e della figlioletta.
    Non ha mica la licenza di uccidere.
    Non può essere perdonato.

    Altro che questore.
    Dovrebbe essere sospeso.

    Quello che “pensano” i P.M. poco importa perché su dieci casi ne sbagliano undici; agli stolti, a quelli che sono stupidamente schierati contro le forze di Polizia non rispondo perché non meritano alcuna risposta; mi auguro soltanto che siano coerenti con se stessi e quando la Jiad giungerà anche in Italia e ne saranno vittime, che se la risolvano da soli senza rompere gli attributi agli uomini delle Forze di Polizia che tanto odiano. Cortese é innocente; il dottore Renato Cortese, cari palermitani, é quello che vi ha reso un pò di dignità liberandovi da boss di mafia ai quali non vi siete mai ribellati se non facendo stupidissime fiaccolate per le vie della città solo per ripulirvi le coscienze, boss di mafia ai quali probabilmente eravate indirettamente collusi ed ai quali chinavate da sempre il capo e la schiena pagando il pizzo o rivolgendovi a loro per dirimere questioni che non avevate il coraggio di risolvere in proprio e per legge. Le decisioni sulla colpevolezza penale le adottano i giudici. I magistrati inquirenti, invece, si accaniscono spesso e spesso confezionano veri e propri flop giudiziari. Non dimenticatevi, cari palermitani, che sta venendo fuori, (lo sapevano tutti) che Palermo va avanti a forza di cocaina e, aggiungo io, sesso a pagamento ed abbiamo visto che le classi sociali e le figure professionali coinvolte vanno dal fruttivendolo al giudice, passando per categorie professionali come il medico o l’avvocato; ebbene, questa gentaglia che acquista cocaina, giudice in primis, dovrebbe essere processata per concorso esterno in associazione mafiosa dal momento che i soldi che elargiscono ai loro amichetti pushers, riempiono le tasche della mafia; Renato Cortese spero che lavori altrettanto bene da Questore a Palermo e che porti alla luce l’ulteriore schifo di questa Palermo “bene” che tanto bene non é.

    E se condannato dovrebbe essere privato dalla cittadinanza italiana.
    E mandato in Kazakistan.

    Signor Cassara’,
    puo’ difendere quanto vuole il questore, ma non e’ autorizzato a offendere la signora shalabaeya e la bambina che non sono ne’ terroriste ne’ delinquenti ne’ jihadiste.
    e’ grottesco che certuni parlano senza sapere di cosa. l’ossessione li porta a vedere ovunque terroristi e jihadisti, con il risultato grottesco di parlarne in un caso dove non c’entrano nulla ne’ il terrorismo ne’ lo jihadismo.

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