Il "re delle scommesse targate Cosa Nostra" va ai domiciliari

Il “re delle scommesse targate Cosa Nostra” va ai domiciliari

Si sono affievolite le esigenze cautelari. Accolta l'istanza della difesa

Si sono attenuate le esigenze cautelari. Il giudice per le indagini preliminari concede gli arresti domiciliari a Vincenzo Fiore, considerato uno dei signori delle scommesse targate Cosa Nostra. Da un anno si trova in carcere per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo delle scommesse, truffa ai danni dello Stato e concorso esterno in associazione mafiosa.

Il gip Elisabetta stampacchia ha accolto l’istanza degli avvocati Giovanni Castronovo e Alfonso Lucia. Il giudice ha fatto rilevare che si tratta di un soggetto incensurato, ha mantenuto contegno processuale e al quale è stata sequestrata l’azienda intorno al quale ruotavano i presunti illeciti.

Ed ancora che “il pericolo di recidiva sia persistente alla luce della gravità dei fatti contestati e dei rapporti stabili tra l’imputato i membri dell’associazione mafiosa”. Bastano, però, gli arresti domiciliari e il divieto di incontrare persone diverse dai conviventi per garantire le esigenze cautelari. La Procura aveva dato parere contrario alla scarcerazione.


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