Il ritorno in campo dei sicilianisti| Unità siciliana, obiettivo Regionali - Live Sicilia

Il ritorno in campo dei sicilianisti| Unità siciliana, obiettivo Regionali

Rispuntano anche i Forconi di Mariano Ferro: "Dopo le proteste riproviamo la via della politica"

Congresso a Palermo
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PALERMO – Sul podio una bandiera catalana con la Trinacria, l’arancione come colore prescelto e in platea qualche volto, più o meno noto, della politica regionale. In una due giorni di congresso fondativo all’hotel Astoria Palace di Palermo ‘Unità siciliana – Le Api’, partito che riunisce una ventina di sigle storiche dell’autonomismo ‘made in Sicily, prova a rinverdire i fasti del meridionalismo che fu dell’Mpa ma marcando le differenze con il partito dell’ex governatore Lombardo. Domenica l’elezione dei vertici: tra le anime del progetto due vecchie conoscenze della politica regionale, Salvo Fleres e Salvatore Grillo, di Siciliani verso la Costituente, che provano a dare corpo a una nuova realtà sicilianista. Statuto, sburocratizzazione, difesa dei diritti del Sud i concetti enunciati davanti alla platea di delegati provenienti da tutta la regione, ma anche un obiettivo concreto: “Vogliamo presentare un nostro candidato alle prossime elezioni regionali”, avverte Grillo. “L’obiettivo è quello di incidere nella vita quotidiana – rafforza il concetto Enzo Maiorana, di Noi meridionali -. Saremo presenti a tutti gli appuntamenti elettorali perchè non si può cambiare il futuro di questa terra se non si entra nelle istituzioni”. Fleres ricorda che tra gli obiettivi del partito “c’è la riforma della burocrazia, che darebbe slancio all’economia, e la piena applicazione dello Statuto autonomista. Stiamo cercando di racchiudere le tante anime che negli anni si sono impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei siciliani”.

Lombardo e il suo Mpa sono lontani dalla sala dell’Astoria, anche se qualche volto che riconduce la mente all’ex governatore c’è: come quello di Giuseppe De Santis, che fu ideologo del Movimento per l’autonomia e che poi ruppe con il governatore di Grammichele. C’è Andrea Piraino, che di Lombardo fu assessore: “Siamo un gruppo di persone che ha deciso di non stare alla finestra e di cercare una soluzione ai problemi della Sicilia – dice -. La situazione è drammatica, è importante scendere in campo per fornire soluzioni”. In sala anche Antonio Carullo, per anni alla guida dell’Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione) sotto i governi Cuffaro e Lombardo, con una parentesi finale anche nell’era Crocetta. Tra gli spettatori anche l’ex ad di Gesap, che fu anche parlamentare alla Camera per il Pdl e Grande Sud, Giacomo Terranova. 

Nella galassia di sigle confluite in Unità siciliana anche Vox Populi, di Lucia Pinsone, e i Forconi di Franco Crupi e Mariano Ferro: “Le proteste, come la nostra del 2012, non vengono comprese fino in fondo dalle gente – ammette Ferro -, ormai il capitalismo imperante ha vinto. Vogliamo tentare un’altra via, quella della politica, per cambiare le cose”. Una via già tentata, in realtà, dal movimento nato dalle proteste di agricoltori e autotrasportatori, forte nel sud-est dell’Isola: era il 2012 e Ferro scese in campo come candidato alla presidenza della Regione raccogliendo l’1,5%. A quella folle corsa a 10 partecipò anche Pinsone. Poco meno di otto anni fa, un’era politicamente parlando. Di acqua sotto ai ponti ne è passata, ma allora come oggi il brand sicilianista torna in gioco sul tavolo verde della politica regionale.


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