Il seggio conteso all'Ars: Santo Primavera va avanti

Il seggio conteso all’Ars: Santo Primavera va avanti

Dopo la decadenza di Vasta e l'approdo di Giuffrida

CATANIA – “Il verdetto della Corte di Appello di Palermo, a seguito di mio ricorso presentato al Tribunale nell’ottobre 2022 per le ragioni di ineleggibilità di Davide Vasta e del primo dei non eletti Salvatore Giuffrida, ha già statuito la decadenza con effetto immediato dalla carica di deputato regionale di Davide Vasta condannandolo a pagare pure le spese, e la surrogazione consequenziale del Giuffrida solo perché dal punto di vista procedurale al momento della presentazione della mia azione giudiziaria quest’ultimo non era ancora eletto. Giuffrida si è già insediato da giorni all’Ars e pertanto, essendo già stato eletto giudizialmente, ogni interessato o elettore è legittimato ad esperire azione anche popolare per conclamare lo stato di chiara ineleggibilità del surrogato”. 

Sud chiama Nord

A parlare è Santo Primavera candidato all’ultima tornata regionale nella lista “De Luca Sindaco di Sicilia- Sud chiama Nord” nella circoscrizione di Catania. Rimasto fuori da Sala d’Ercole, perché arrivato terzo in lista, si è visto scorrere davanti il già dimissionario Davide Vasta e subito dopo l’attuale deputato regionale Salvatore Giuffrida.

“Non rispettate le disposizioni”

“Entrambi i candidati  – prosegue Primavera – non hanno rispettato le disposizioni sulla rimozione delle cause ostative alla candidatura non sospendendosi dai rispettivi ruoli e uffici di vantaggio e quindi violando e alterando la corretta competizione elettorale per le elezioni regionali. Coerentemente a quanto sostenuto già in sede giudiziaria ad ottobre 2022, e seguendo il decisum della Corte di Appello ho presentato con il mio Avvocato Cassazionista Andrea Nunzio Russo, che ha già maturato ampi successi in materia di ricorsi elettorali, azione legale per dichiarare lo stato di ineleggibilità del Giuffrida e ottenere quindi riconosciuta finalmente la mia piena legittimità elettorale a rivestire la carica di deputato regionale in rappresentanza di migliaia di cittadini che mi hanno votato dandomi fiducia.

L’On. Salvatore Giuffrida, dirigente regionale in quel tempo nel comprensorio del voto con posizione apicale fra l’altro di diretta collaborazione e assistenza al Presidente della regione e agli assessori regionali, non ha rispettato i termini perentori previsti dalla legge per porsi in aspettativa – prosegue ,ha utilizzato un atto di aspettativa fuori termine, riaprendo illegittimamente gli stessi, nullo anche in diritto perché mai autorizzato dal suo datore di lavoro e concesso fra l’altro per cause diverse rispetto al previsto dalla legge”. 

Battaglia di colpi di carte bollate

Una battaglia a colpi di carte bollate tutt’altro che di poco conto e che vede Primavera insistere su una questione per la quale – dice – di avere già prodotto tutto l’incartamento: “Durante tutta la campagna elettorale l’On. Salvatore Giuffrida nelle qualità di dirigente regionale ha perfino ricoperto ed esercitato funzioni e poteri d’ufficio in materia di appalti di lavori pubblici. Tutto ciò è stato da me documentalmente provato e prodotto dettagliatamente in giudizio. Il Presidente del Tribunale di Palermo ha già fissato l’udienza per il prossimo 24 maggio e pertanto ho già proceduto con le notifiche di rito. Chiaramente ogni ineleggibile risponderà anche dei danni arrecati nel ricoprire illegittimamente il ruolo di deputato regionale”.


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