Il sindaco arriva in moto | "Non c'è tempo da perdere" - Live Sicilia

Il sindaco arriva in moto | “Non c’è tempo da perdere”

La festa al comitato di Ruvolo. "Abbiamo trasmesso entusiasmo"

Caltanissetta, la festa
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CALTANISSETTA – «Sindaco, sindaco, sindaco, sindaco». Alle 17 e 55, quando ormai lo spoglio è ultimato da circa un’ora e la vittoria del centrosinistra è più che assodata, Giovanni Ruvolo arriva in motocicletta trionfalmente al comitato di via Fra’ Giarratana. Il sindaco del “civismo” – a cui i partiti hanno dato il sostegno seguendo lo schema dell’attuale governo regionale (Pd, Udc, Megafono, Drs) – prima ancora di aprire le danze per i festeggiamenti urla alla folla gioiosa che lo acclama: «Auguri alla città di Caltanissetta!». Aspettava da cinque anni questa momento il neo primo cittadino di quella che un tempo Vitaliano Brancati definì “Piccola Atene”. E “Giovanni” – ama farsi chiamare così da conoscenti e non – da domattina sarà già al lavoro «partendo dal rilancio del centro storico e dall’attivazione dell’Ufficio Europa per attrarre fondi europei per investire». «Non abbiamo tempo da perdere, e, come promesso durante la campagna, adesso andremo tutti insieme ad aprire il portone di Palazzo del Carmine, senza entrare però», rivela ai taccuini di Livesicilia.

È così l‘ottantunesimo sindaco della città di Caltanissetta: sempre sorridente e positivo anche quando «i gufi in città ripetevano a squarciagola che non avrebbe mai vinto». Del resto lui, Giovanni, ha costruito questa candidatura giorno dopo giorno, mese dopo mese. Provando in una prima fase a chiedere il sostegno ai cinquestelle con i quali pensava di poter dialogare. E, invece, il diktat di Casaleggio e Grillo è sempre lo stesso: «Mai e poi mai alleanza». E allora perché non provare a dialogare con i partiti? Del resto “Giovanni” è stato un iscritto al Pd fino all’inizio del 2009. Il che non ha mai compromesso i rapporti con i democrat, e con l’Udc che a Caltanissetta è il primo partito con oltre il 16 %.

Ed ecco realizzare probabilmente il sogno di una vita. E al comitato trovarsi – nell’attesa che «tutti insieme passeggeremo fino al Comune» – in un vociare di «Giovanni, Giovanni, adesso cambiamola questa città». Non lo lasciano un minuto, lo vogliono abbracciare. Parte il coro: «Bravo, bravo, bravo». Nella folla ci sono giovanissimi come Giuseppe Sollami, classe ’91, candidato al consiglio comunale fra le fila del Pd, alla prima vera esperienza in una competizione elettorale. E ci sono anche giovani, come il cuperliano Francesco Dolce del Circolo Faletra, eletto con oltre 400 preferenze al consiglio comunale. E poi fra la folla si scorge anche il dirigente regionale Enzo Napoli, che è venuto fino a Caltanissetta in rappresentanza della segreteria regionale: «Fausto Raciti non può essere qui, ma esprime grande soddisfazione per il lavoro fatto dal segretario provinciale perché con equilibrio, determinazione e lucidità ha lavorato per costruire una coalizione ampia e vincente». Un’alleanza che vedeva al suo interno le due liste civiche di Giovanni Ruvolo (Patto Etico ed Intesa Civica Solidale), l’Udc, il Pd, e un’altra lista dentro cui sono confluiti il Megafono di Rosario Crocetta e i Democratici riformisti di Salvatore Cardinale. «Caltanissetta ha compreso quella che poteva sembrare un’alleanza inedita, ma si è dimostrata un’alleanza per la città», sbotta con soddisfazione il segretario provinciale democrat Giuseppe Gallè. Un’alleanza che, per dirla con l’ex parlamentare Angelo Lo Maglio, «ha scompaginato la protesta che stava crescendo attorno al movimento cinquestelle». D’altronde basta scorrere l’archivio delle precedenti consultazioni per comprendere la forza del M5s in città al punto che i più l’avevano ribattezzato «la Stalingrado dei grillina» in virtù delle percentuale bulgare alle regionali del 2012 e alle politiche del 2013.

Ma oggi la musica è cambiata. «Giovanni e i suoi candidati insieme alla squadra di assessori, sono stati capaci di trasmettere un entusiasmo che non si vedeva da anni. E adesso noi, cittadini, ci metteremo a completa disposizione di lui e degli assessori», annota una signora dell’upper class nissena. Un risultato che lascia il segno. Con il 64.3% Giovanni Ruvolo confina in un angolo un pezzo di centrodestra guidato da Michele Giarratana che si ferma al 35.70%. E intona la canzone simbolo della sua campagna elettorale: “ho imparato a sognare” di Fiorella Mannoia.

Twitter: @GiuseppeFalci

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