Il sindaco chiarisce sui debiti: | “Contro di me il metodo Boffo” - Live Sicilia

Il sindaco chiarisce sui debiti: | “Contro di me il metodo Boffo”

Il primo cittadino, Roberto Bonaccorsi, in conferenza stampa accenna anche a fatti gravissimi subiti a pochi mesi dall’insediamento e denunciati alle forze dell’ordine e al Prefetto.

GIARRE. E’ un Roberto Bonaccorsi che in parte non ti aspetti, quello che si presenta in conferenza stampa per chiarire l’ormai arcinota vicenda relativa ai debiti pregressi del comune di Giarre. Il sindaco, sfidato dall’opposizione su un terreno a lui congeniale, non fa fatica a sciorinare in modo agguerrito dati, numeri e spiegazioni tecniche su quanto successo. Ma è dalle accuse subite sul piano personale, messe non a caso al primo posto in conferenza, che traspare tutta l’amarezza e la delusione. Il “metodo Boffo”, così lo definisce quando parla di calunnie, mezze verità, dossier e denunce anonime, tutte con l’obiettivo di indebolirlo politicamente, ma anche professionalmente.

“Nei mesi scorsi sono arrivati falsi dossier inviati all’assessorato agli Enti locali, alla Corte dei Conti e al Ministero degli Interni firmati, per renderli credibili, Giarre Viva – racconta il primo cittadino -. Si cercava di non fare approvare il piano di risanamento. Mi sono reso conto di quali giochi e strategie ho interrotto. Quando ho detto che a Giarre non ci sarebbe stato più spazio per nuove zone residenziali, sapevo che lo avrei pagato. Ma non pensavo fino a questo punto”. Bonaccorsi accenna anche a fatti di ben più estrema gravità, di cui non vuole raccontare i particolari, denunciati ai militari dell’Arma ed al Prefetto. Pressioni pesanti subite pochi mesi dopo l’inizio del mandato. “Ne parlerò a fine consiliatura – dice il sindaco – perché sono episodi veramente gravi. Cose successe a me, come ad altri sindaci, ma che io ho ritenuto, anche per proteggere la mia famiglia, di non pubblicizzare”.

Quella frase “non poteva non sapere”, ribadita dall’opposizione, che ha chiesto pubblicamente le dimissioni del sindaco, viene ripetuta da Bonaccorsi a più riprese. “E’ figlia di una cultura giustizialista che non mi appartiene – dichiara il sindaco – Le competenze sono suddivise e sono attribuite ai soggetti in modo chiaro dalla legge. Ma se questa teoria del “non poteva non sapere” è valida per il sindaco, non può che essere valida anche per chi la dice. Sono soggetti che hanno amministrato a lungo la città, lasciando un’enormità di debiti. Se credono in quella frase – dice Bonaccorsi – si assumino la responsabilità di dire che erano consci dei danni che arrecavano alla città”.

E’ in un passaggio in particolare che emerge tutta la delusione per quelle parole. “Come si può pensare di infangare qualcuno solo per mero tornaconto politico – dichiara il primo cittadino – Mi vengono i brividi. Dove siamo arrivati? Come potrei mai immaginare di infangare quel galantuomo dell’ex sindaco Giuseppe Toscano, che io conosco e mi onoro di conoscere. Ma quella consiliatura si chiuse con 6 milioni di euro di disavanzo. Io so come fu formulato quel rendiconto – prosegue Bonaccorsi – come si arrivò a quei 6 milioni di euro e lo sanno anche le persone interessate. Nessuno ha mai fatto speculazione politica. Non me lo sogno neanche. La politica non può ridurre gli uomini così. Lo dico con molta tristezza nel cuore”.

La stoccata, ma soprattutto la tristezza, sono riservati a Salvo Vitale, tra i promotori della conferenza stampa indetta pochi giorni fa dall’opposizione, e assessore al Bilancio durante l’amministrazione Toscano. Il sindaco non fa mai il suo nome, ma la voce tradisce l’emozione. Una lunga amicizia quella tra Bonaccorsi e Vitale, messa a dura prova dalla campagna elettorale. A margine della conferenza stampa il primo cittadino lo conferma. “Quando parlavo di tristezza nel cuore mi riferivo a un caro amico, per me lo è ancora – dichiara Bonaccorsi – E’ inutile che io lo nasconda, è il professore Vitale. Non pensavo che la giusta contrapposizione politica potesse arrivare a far dire di una persona quelle cose. Lì c’è molta delusione, amarezza che ti viene dal cuore, dai trascorsi insieme, dal passato comune. Io – conclude – non riuscirei mai a dire quelle cose”.

Roberto Bonaccorsi poi entra nel merito dei debiti, descrivendone la natura e la genesi, e delle soluzioni già pronte. Nessun dissesto è all’orizzonte. Debiti che attengono tutti ad un’unica area, la quarta, ma che non si traducono automaticamente in responsabilità per l’ex dirigente Venerando Russo.

“Ci sono passaggi dal punto di vista procedurale – spiega il primo cittadino – che dobbiamo ancora valutare. Andremo fino in fondo. Una cosa alla volta. Dobbiamo fare chiarezza rispetto alle cose e poi in serenità gli atti saranno inviati alla Corte dei Conti”. I crediti vantati dall’ormai ex Ato Joniambiente, pari a 1milione e 200mila euro, farebbero riferimento ad attività precedenti al 2011. I debiti per il servizio idrico, pari a circa 500mila euro, risalirebbero anche in questo caso, almeno per circa 300mila euro, a periodi precedenti al 2013. Anche per l’energia elettrica sarebbero improvvisamente spuntate determine attinenti agli anni pregressi. L’ultima voce, quella relativa all’indennità per il reitero di alcuni vincoli preordinati all’esproprio, è definita dal primo cittadino paradossale. Nessuno dei proprietari dei terreni avrebbe avanzato istanza negli anni, come prevede la normativa, per ottenere quelle indennità. Ma il dirigente dell’area avrebbe chiesto, con una nota, 1 milione di euro per somme non pagate dal 2005 ad oggi. “Mi viene chiesto – spiega il sindaco – di accantonare e di buttare un milione di euro, a fronte di nessuna domanda presentata”.

Infine Bonaccorsi rassicura sulla capacità dell’ente di far fronte alla situazione finanziaria. “Non si tratta di buco – dichiara – ma purtroppo di un ulteriore fabbisogno, pari a circa 3milioni e 800mila euro, che poteva, qualora non ci fosse stato, servire per dare attività e servizi alla cittadinanza. Grazie all’attività cautelativa, da buon padre di famiglia, che abbiamo fatto quando abbiamo redatto il piano – conclude il sindaco – abbiamo le capacità per soddisfare questo fabbisogno”.

 


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