Palermo, il tentato omicidio e la fuga: tradito dal pranzo di Pasqua - Live Sicilia

Palermo, il tentato omicidio e la fuga: tradito dal pranzo di Pasqua

Il retroscena dell'arresto. In carcere anche la vittima

PALERMO – Lo ha tradito la voglia di trascorrere il pranzo di Pasqua con la famiglia. Francesco Paolo De Luca, 28 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di piazza Verdi per tentato omicidio mentre stava per sedersi a tavola. Ha provato a scappare dalla finestra di una casa nel rione Capo, ma ha subito capito di non avere via di fuga.

Francesco Paolo De Luca

L’uomo a cui ha sparato un colpo di pistola che gli ha bucato l’avambraccio ora è indagato assieme a lui. Si chiama Francesco Zappulla, 35 anni, e deve rispondere di favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il 18 marzo Zappulla si presenta all’ospedale Civico di Palermo. Porta addosso gli evidenti segni del colpo. Racconta di essere stato avvicinato da due extracomunitari che volevano rapinarlo. Sta mentendo. I carabinieri infatti acquisiscono le immagini delle telecamere di videosorveglianza in cui si vede il momento in cui i due arrivano alle mani in piazza Sant’Andrea nel centro storico. Zappulla sferra un pugno al volto di De Luca che reagisce tirando fuori la pistola e sparando. Poi si dà alla fuga per le strade strette della città vecchia, dalla Vucciria fino in corso Vittorio Emanuele.

Cosa abbia scatenato la lite non è ancora chiaro, lo è il fatto che Zappulla volesse farsi giustizia da solo subito dopo essere stato ferito. De Luca è un volto noto agli investigatori. Detenuto per rapina era stato scarcerato pochi giorni prima del tentato omicidio. I carabinieri erano andati a casa a cercarlo, ma si è reso irreperibile dal giorno stesso in cui ha esploso il colpo di pistola. Qualcuno lo ha protetto.

Ancora una volta un episodio conferma quanto facile sia armarsi a Palermo e altrettanto impugnare una pistola per regolare i conti. Anche Zappulla ha dei precedenti. Lo scorso settembre non si era fermato all’alt dei carabinieri, travolgendo due militari con uno scooter Honda Sh 300. Era senza patente perché gli era stata revocata. Il giudice per le indagini preliminari Clelia Maltese ha accolto la richiesta di arresto avanzata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Luisa Bettiol.


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