Il vortice delle società partecipate |Settemila dipendenti para-regionali - Live Sicilia

Il vortice delle società partecipate |Settemila dipendenti para-regionali

Commenti

    La verità è che il personale delle partecipate che, lavorano negli assessorati, facendo quei lavori che fino adesso non sono mai stati fatti da alcuno e risolvono problemi lunghi e complicati, vengono bistrattati assieme alle loro famiglie.
    Pensare che questi siano un “plafon” di voti da utilizzare nei casi di elezioni a sorpresa e/o per dibattere altre questioni politiche e/o trattativa con altre forze politiche non mi sembra cosa giusta.
    Fra l’altro, e nessuno lo dice per comodità, molti di queste persone, stanno sostituendo tutti quei impiegati che negli anni sono andati in pensione bloccando di fatto la macchina burocratica già incomprensibile e farraginosa.
    In alcuni assessorati, questo personale specializzato, è attualmente ritenuto indispensabile, ma, la politica si ferma dietro ai loro mini-stipendi (perchè sono mini-stipendi) facendo lievitare e approvare quelli dei dirigenti regionali che, strano ma vero, non possono fare nulla senza i dipendenti.
    La Regione Sicilia è come una nave con mille fra ufficiali e sottufficiali ma non può navigare perchè mancano i marinai.

    chiediamo all unione europea aiuto x chiudere immediatamente questi stipendifici occulti che producono solo debiti su debiti e vengono tenute in piedi da tutti i governi x piazzare amici e parenti a fini elettorali

    Una bombola di ossigeno verrà grazie alla manovra riguardante la cessione delle quote del patrimonio immobiliare al Fondo Pensioni Sicilia in cambio di liquidità fresca, che verrà esaurita nel giro di pochi anni o addirittura mesi.
    Dopo di che chissà cosa dovranno inventare per tenere a galla la Sicilia.
    Tutto ciò a scapito del personale regionale del cosiddetto contratto 2, cioè coloro che sono equiparati al personale statale, entrati in Amministrazione da metà Maggio 1986.
    Della serie tentano di sistemare una situazione per danneggiarne un’altra.

    Ok. Lo potete anche archiviare questo articolo.

    E vorrebbero immettere in Resais gli ex pip….ma mi faccia il piacere!

    Altro che riordino e sacrifici.La Sicilia,chiunque governi,è destinata alla miseria e al fallimento.Nessuno ha il coraggio e,la volontà e soprattutto l’onestà di chiudere queste “mangiatoie” che creano debiti e non servono a niente.

    Chiudere tutte le società partecipate e far confluire i dipendenti alla regione. Questa è la soluzione

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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