Imbarcazione a fuoco | Operaio ustionato gravemente - Live Sicilia

Imbarcazione a fuoco | Operaio ustionato gravemente

La nave su cui si è sviluppato l'incendio (Foto Panzica)

L'uomo, Alessandro Di Trapani, elettricista 41enne palermitano, è stato trasportato all'ospedale Villa Sofia e poi trasferito al Civico: ha riportato ustioni sull'ottanta per cento del corpo. Le fiamme si sono sviluppate ai cantieri navali, nella sala macchine di una nave in manutenzione (Foto Panzica). Ferito anche un vigile del fuoco.

ai cantieri navali di palermo
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PALERMO – Un operaio è rimasto ustionato gravemente al cantiere navale di Palermo in un incendio che si è sviluppato su una grossa imbarcazione in manutenzione al porto, la motonave Cossyra della società Traghetti delle Isole che copre la tratta Trapani-Pantelleria. Era nel bacino della società Adorno per alcuni lavori di saldatura e manutenzione generale.

Le fiamme avrebbero avuto origine nella sala macchine e avrebbero dato vita ad una piccola esplosione che ha investito un tecnico e l’operaio: stavano lavorando vicino ad una cassa di nafta. L’uomo, Alessandro Di Trapani, 41enne palermitano, elettricista di una ditta esterna del capoluogo, versa in gravi condizioni per le ustioni di terzo grado riportate sull’ottanta per cento del corpo: è stato trasportato all’ospedale Villa Sofia da un’ambulanza interna in servizio presso il cantiere ed è successivamente stato trasferito al Centro grandi ustioni del Civico. Feriti meno gravemente un altro operaio ed un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni di spegnimento delle fiamme

Un’alta nube di fumo nero si è alzata nei pressi dei cantieri navali, vicino alla diga Foranea, dove alcuni operai stavano lavorando sulla nave di ottanta metri. All’opera i vigili del fuoco del comando provinciale e la guardia costiera. Sono state avviate le indagini della Capitaneria di porto, coordinate dal pm Geri Ferrara della Procura di Palermo che ha intanto disposto il sequestro della sala macchine, per accertare come siano divampate le fiamme e le cause. Le ispezioni all’interno dell’imbarcazione sono partite soltanto dopo il completo spegnimento di tutti i focolai da parte dei pompieri e il calo della temperatura interna alla nave. Il sopralluogo degli esperti e dei tecnici della Medicina del Lavoro dell’Asp dovrà chiarire cosa abbia provocato l’esplosione.

“Sull’incidente avvenuto oggi a bordo della nave Cossyra all’interno del cantiere navale di Palermo, ci auguriamo venga fatta chiarezza, se l’incendio sia stato causato o meno da gravi irregolarità sul fronte della sicurezza sul lavoro. Siamo vicini ai lavoratori rimasti feriti”. Ad affermarlo sono Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani. “Ribadiamo l’esigenza di controlli periodici sul rispetto delle norme, in un settore così delicato”.

“Siamo vicini all’operaio rimasto gravemente ferito mentre lavorava all’interno del porto di Palermo. Speriamo in un miglioramento delle sue condizioni e ribadiamo, a gran voce, che quello della sicurezza resta uno dei temi fondamentali nel mondo del lavoro, in particolare all’interno della cantieristica. Servono maggiore attenzione e controlli sulla sicurezza per garantire la salute dei lavoratori”. Lo dice Giovanni Gerbino della Uilm Palermo.

“Il mondo dell’Artigianato esprime la propria vicinanza all’elettricista rimasto gravemente ustionato durante i lavori di manutenzione al cantitiere navale di Palermo, ma ci auguriamo si faccia presto chiarezza su cosa abbia provocato un incidente di questa gravità e soprattutto sulle condizioni di sicurezza”. A dichiararlo è il presidente Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che aggiunge: “Bisogna stabilire con assoluta certezza se tutto era a norma, se si è trattato di una fatalità o del risultato della superficialità che già in passato ha tristemente provocato incidenti e morti sul lavoro. La nostra associazione – conclude Reina – si unisce all’appello dei sindacati che riguarda la richiesta di controlli più assidui nei cantieri, nell’ottica del rispetto delle norme e della tutela dell’incolumità del lavoratore”.

“Chiediamo chiarezza sull’episodio e rimarchiamo ancora una volta che occorre vigilare con più sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo afferma Francesco Foti, della segreteria della Fiom Cgil di Palermo, Rsu del Cantiere Navale. “Non era una commessa Fincanteri e l’incidente, che non ha riguardato operai di Fincantieri ma operai che lavorano per l’indotto, è avvenuto in una zona per noi inaccessibile, in un’area dove da anni opera un armatore privato. Per questo chiediamo di verificare se i livelli di sicurezza sul lavoro siano stati garantiti nel rispetto della legge o se sia stata commessa qualche irregolarità. Come Fiom esprimiamo solidarietà e siamo vicini al lavoratore e alla sua famiglia”.


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