Riceviamo e pubblichiamo una lettera degli assessori regionali Marco Falcone, Bernadette Grasso, Toto Cordaro e Mimmo Turano in merito al pezzo pubblicato su LiveSicilia questa mattina e riguardante il tema degli immobili da vendere al Fondo pensioni Sicilia.
In riferimento all’articolo “I palazzi con i soldi dei pensionati. Gli assessori hanno cambiato idea” pubblicato oggi dalla vostra testata, occorre precisare quanto segue. La posizione del Governo regionale è stata molto chiara sin da subito. Per quel che concerne la norma che prevede l’impegno del Fondo pensioni sulla cessione di una quota del Fondo immobiliare e patrimoniale della Regione Siciliana, la Giunta, in coerenza a quanto lamentato proprio in quell’acceso dibattito in aula oggi richiamato – vedi proprio la vicenda di Assoro – ha voluto verificare la congruità della valutazione sugli immobili che la Regione mette a disposizione del Fondo. Tutto ciò, appunto, per salvaguardare, ma stavolta realmente, non soltanto le prerogative del Fondo Pensioni ma anche i diritti dei pensionati. L’obiettivo, infatti, è quello di eliminare ogni profilo di incertezza e di alea che, in passato, avevamo prontamente segnalato nel contesto del Parlamento siciliano. Peraltro, va evidenziato che solo quando e se tutte le verifiche saranno realizzate, si darà seguito alla norma di cui si discute”.
Lo dichiarano gli assessori regionali Marco Falcone, Bernadette Grasso, Toto Cordaro e Mimmo Turano.
La risposta della direzione
Prendiamo atto della replica degli assessori, secondo i quali la norma ‘vergognosa’ ai tempi di Crocetta adesso è buona e giusta. Ci limitiamo a segnalare, però, un fatto: la Corte dei conti, anche in occasione dell’ultimo giudizio di parifica, ha sottolineato la necessità che a occuparsi della valutazione degli immobili sia una “Agenzia indipendente”. Non ci sorprendono, in questo senso, i dubbi sollevati dai sindacati (gli stessi al fianco dei quali gli ex assessori si erano schierati due anni fa) in merito proprio a questo aspetto: a valutare gli immobili, infatti, stando alla delibera di giunta, sarà una commissione trilaterale composta da un rappresentante dell’assessorato all’Economia (cioè il governo), uno del dipartimento Finanze (che fa capo allo stesso assessorato, cioè il governo) e uno del Fondo pensioni (guidato da un commissario nominato dal governo). Saranno loro a valutare la congruità del valore degli immobili. Comprendiamo, quindi, i dubbi in questo senso dei regionali che compreranno gli immobili con i soldi delle loro pensioni.