CATANIA. A Belpasso, così come in altri 33 comuni della provincia, c’è il rischio che per 60 giorni i rifiuti biodegradabili debbano essere conferiti in discarica con danno per l’ambiente ed irragionevole aumento dei costi. Ciò a causa del fermo per 60 giorni degli impianti di compostaggio. “Per evitarlo basterebbe una semplice autorizzazione amministrativa rilasciata dagli uffici regionali per consentire al Comune – dice Lino Leanza di Articolo 4 – di conferire la frazione umida di rifiuto ad altri impianti di compostaggio limitatamente al periodo di indisponibilità degli impianti di Belpasso”.
“Si tratta di una scelta di buonsenso che evita aggravi di costi e garantisce l’ambiente evitando che rifiuti biodegradabili finiscano in discarica insieme all’indifferenziato”. Il problema si è venuto a creare a causa dello stop degli impianti di compostaggio annunciato dall’azienda privata che li gestisce, con un preavviso minimo di appena 3 giorni. Il fermo degli impianti, che dovrebbe durare 60 giorni, impedisce il trattamento della così detta “frazione umida”. Per questo Leanza ha presentato una interrogazione urgente al presidente della regione ed all’assessore all’energia (allegata) chiedendo un immediato intervento.
