Imprenditore denuncia pizzo, una condanna - Live Sicilia

Imprenditore denuncia pizzo, una condanna

Il gup di Palermo Giuliano Castiglia ha condannato a 11 anni Guglielmo Rubino, imputato di associazione mafiosa e tentata estorsione a un imprenditore edile. Rubino è accusato di far parte della cosca mafiosa di Santa Maria di Gesù a Palermo. L’accusa era sostenuta dal pm Caterina Malagoli. E’ stato l’imprenditore a denunciare il suo estorsore che si era presentato diverse volte nei cantieri avviati per la ristrutturazione di due scuole nel quartiere di Santa Maria di Gesù. Subito dopo l’inizio dei lavori, a marzo 2009, due individui si erano presentati chiedendo 15mila euro. L’imprenditore ha preso tempo, giustificandosi con difficoltà economiche dovute al fatto che non aveva potuto incassare i mandati di pagamenti degli enti pubblici. Dopo tre mesi, Rubino, questa volta da solo, si è ripresentato al cantiere chiedendo sempre 15mila euro per la “sorveglianza” mafiosa. Ma anche questa volta l’imprenditore era riuscito a rinviare il pagamento. Dopo diverse richieste, Rubino accompagnato da un altro uomo, è tornato al cantiere a maggio scorso chiedendo l’immediato pagamento di 6000 euro, pena la chiusura del cantiere. A quel punto l’imprenditore è andato alla Squadra mobile denunciando le richieste estorsive. La polizia ha piazzato le telecamere ed è poi intervenuta quando Rubino si è ripresentato al cantiere e lo ha arrestato.


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