Imprenditore 'ostaggio' della burocrazia: dirigenti regionale condannati

Imprenditore “ostaggio” della burocrazia: dirigenti condannati

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    Forse se avessero fatto tutto in tempo sarebbero stati invece puniti dai politici. Fin quando la Magistratura penale non interverrà pesantemente sulle intromissioni della politica nella gestione avremo sempre ordinarie storie di malfunzionamento della regione. Occorrono intercettazioni a tappeto e vedere chi e perchè si interessa di cosa, chi intimidisce e fa pressioni apparentemente lecite ma con l’obiettivo di far commettere errori per favorire le imprese, chi lascia volontariamente posti vuoti per evitare il rischio tragico per qualche politico che l’amministrazione funzioni e quindi favorire imprese e avvocati e così via. Occorrono però prove e per acquisire le prove della corruzione di certi politici che si dicono “onesti” e “fattivi” occorrono le intercettazioni ambientali e personali anche dei principali collaboratori. La corte dei conti fa quel che può ma può intervenire troppo tardi, quando politici e imprenditori speculatori e registi delle operazioni e della distruzione della pubblica amministrazione hanno già fatto i loro affari.

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Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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