CATANIA – Erano in 35 presenti e tutti, alla fine, hanno votato sì. Ha prevalso il senso di responsabilità al Consiglio comunale appena conclusosi, il più anomalo, forse, di sempre, dal momento che la nuova amministrazione comunale si è trovata a presentare due proposte di deliberazione predisposte dal sindaco Stancanelli al Consiglio comunale uscente, i cui compontenti, in parte, oggi hanno cambiato formazione passando dalla maggioranza all’opposizione e viceversa. Fatto sta che serviva un voto favorevole per permettere al Comune di Catania di accedere al decreto salva Enti, in particolare per quanto riguarda le aliquote Imu.
Un senso di responsabilità già evidente nel numero di consiglieri presenti, ben al di sopra della media raggiunta nel corso dell’ultima consiliatura, oltre che nell’esito del voto, più o meno scontato, sebbene anticipato da un dibattito piuttosto acceso sulla bontà o meno del Piano di rientro approvato a dicembre 2012. Alcuni esponenti della vecchia maggioranza-nuova opposizione, volevano infatti che la nuova maggioranza-vecchia opposizione, rappresentata dall’assessore Saro D’Agata, che ha relazionato sugli atti, ammettesse i buon operato di Stancanelli e della maggioranza uscente. Ammissione che l’ex capogruppo dell’opposizione si è ben rifiutato di fare, evidenziando la necessità di presentare le delibere in aula.
“Abbiamo un Piano di rientro – ha detto rispondendo al consigliere Giacomo Bellavia – è un fatto storico. Il Consiglio lo ha approvato nella sua maggioranza e noi partiamo da qui. Ci siamo insediati da poco – ha aggiunto – e stiamo verificando i conti; se ci saranno modifiche da fare, lo faremo sapere alla nuova assemblea cittadina”. Causa del dibattito è stata infatti la bocciatura dei tre emendamenti presentati proprio da Bellavia, insieme ad altri consiglieri, che non hanno ricevuto parere favorevole, nè tecnico nè contabile. Le proposte contenute negli atti respinti, però, sono state in qualche modo prese in considerazione, dal momento che l’assemblea ha invece approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere Puccio La Rosa, contenente in parte le medesime richieste. Un atto essenzialmente politico volto a tutelare le unità immobiliari relative alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, abitate dai proprietari a titolo di abitazione principale.
In ogni caso, l’aria è rimasta abbastanza serena all’interno dell’aula, grazie anche alla consapevolezza dei consiglieri comunali di dover portare a termine quanto necessario per salvaguardare i conti del Comune, e alla mediazione del Presidente del Consiglio, Marco Consoli, uno dei papabili, se non il favorito per la vicesindacatura, che negli anni ha saputo fare dialogare le diverse anime dell’assemblea cittadina. Consoli ha concesso anche una breve sospensione per permettere agli esponenti del Pdl di predisporre un emendamento alla seconda delle delibere da votare, relativa alla rateizzazione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Atto, alla fine, approvato con 26 voti su 31 presenti. Qualcuno era già andato via.
LE INTENZIONI DI VOTO PRIMA DELLA SEDUTA.
Bartolo Curia, ex presidente della commissione consiliare ai trasportio e oggi non rieletto per una manciata di voti. “Non solo sarò presente – afferma Curia – ma agirò, come sempre, con senso di responsabilità verso la città. Sono convinto che l’intero consiglio approverà le due proposte dell’amministrazione Bianco perchè è qualcosa che compete l’assemblea uscente, l’unica che può e deve dare seguito a quanto predisposto dall’amministrazione Stancanell”.
Anche Puccio La Rosa, che alle ultime amministrative non si è nemmeno candidato, sarà presente e pronto a fare il proprio dovere. “Sarò in consiglio così come ho presenziato alle riunioni della commissione – ma da parte mia c’è l’intenzione di capire come l’amministrazione Bianco si comporterà con l’Imu, nel caso in cui non fosse sospesa dal Governo, soprattutto in riferimento alle cooperative edilizie e per quanto riguarda le proprietà indivise. Per questo – continua – presenterò un ordine del giorno per tentare di strappare un impegno politico a Bianco. Per il resto – conclude – faremo valere il senso di responsabilità per garantire i cittadini”.
Una garanzia che proviene da un altro dei non candidati alle ultime elezioni, Francesco Montemagno, che assicura non solo la propria presenza, ma un voto positivo. “Mi rendo conto che il lieve aumento dell’Imu non è una scelta popolare – afferma l’ex esponente del gruppo Misto. Ma la strada è obbligata e, a fronte dell’aumento dell’imposta, la città otterrà 5 milioni di euro, ossigeno puro per le casse comunali e per affrontare le emergenze”.
Punto di vista condiviso da un consigliere uscente della maggioranza, ex presidente della commissione urbanistica e oggi eletto con Patto per Catania e, quindi, con Enzo Bianco: Alessandro Porto. “Bisognerà votare senza remore – sottolinea Porto – le delibere predisposte dall’ex assessore Bonaccorsi e approvate da Bianco perchè consentiranno l’arrivo di milioni importanti che potranno consentire il pagamento degli stipendi a quei dipendenti in attesa da mesi”.
Non dovrebbe esserci nessuna cattiva sorpresa, dunque, oggi pomeriggio, e le delibere dovrebbero essere approvate senza problemi. Nel caso in cui non si riuscisse oggi con la maggioranza richiesta di almeno 23 consiglieri, si potrà sempre replicare domani quando basteranno 18 presenti per mantenere il numero legale e validare la seduta.