In azione su due vecchie auto| Caccia alla banda dello specchietto - Live Sicilia

In azione su due vecchie auto| Caccia alla banda dello specchietto

Foto d'archivio

Una Fiat Punto vecchio modello ed una Peugeot 206. Sono le auto segnalate alle forze dell'ordine che sarebbero guidate da chi mette a segno la truffa dello specchietto. Un raggiro sempre più diffuso a Palermo, sia in periferia che nelle zone residenziali.

PALERMO – Percorrono da un capo all’altro la città a bordo di due vecchie macchine. Vanno a caccia di una nuova vittima, qualcuno a cui spillare dai trenta ai cento euro. La messa in scena è sempre la stessa: cambia la zona, ma non la tattica adottata. Sono i truffatori dello specchietto, sempre più presenti tra le strade del capoluogo.

Le ultime segnalazioni giunte alle forze dell’ordine parlano di due uomini a bordo di una Fiat Punto grigia, primo modello. L’auto ha uno specchietto danneggiato, proprio come una vecchia Peugeot 206 che si aggira nella zona residenziale di Palermo, da viale Lazio a via Leopardi e dintorni. Chi è al volante della Punto prediligerebbe le zone periferiche: a fine febbraio una donna ha chiamato la polizia terrorizzata. Aveva appena trovato rifugio presso una stazione di servizio dopo stata inseguita per diversi metri da un automobilista. Gli intimava di fermarsi e, poco prima, qualcosa aveva urtato la sua macchina. L’avevano colpita con alcune pietre per simulare un impatto, aspettavano che si fermasse per fingere l’incidente e “mettersi d’accordo”.

Le segnalazioni al 113 e al 112 arrivano anche da Pallavicino, San Lorenzo e Partanna Mondello: il truffatore induce il malcapitato a pagare una somma per riparare al danno provocato alla sua auto, anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta. In pratica, come è già successo a diversi automobilisti palermitani, la vittima sente il rumore di un colpo secco molto forte sulla carrozzeria del mezzo – provocato in realtà da un bastone o da una pallina – dando l’illusione di un urto immediato.

Subito dopo il truffatore, di solito insieme ad un complice, mette in scena la truffa, indicando lo specchietto danneggiato e chiedendo i soldi in contanti per evitare di mettere di mezzo l’assicurazione. La vittima spesso paga perché convinta di essere davvero nel torto o per il timore che dalla truffa si passi alla rissa. “Già, si ha paura di ritorsioni – racconta Marco P., – come succede spesso nella zona di via Campolo e via Pacinotti. Lì un signore di sessant’anni circa, anni in sella ad uno scooter 125 blu, cerca spesso di simulare il contatto con auto guidate da anziani e in procinto di uscire dal parcheggio”. 

Un anno fa la polizia ha scoperto una vera e propria base operativa dei truffatori. Si trovava all’interno del campo nomadi nei pressi del velodromo, allo Zen. Audi, Bmw e Mercedes erano pronte per mettere a segno il raggiro. In ogni mezzo lo specchietto era completamente rotto, oppure risultava integra soltanto la parte in plastica. I controlli hanno accertato che i proprietari delle auto avevano precedenti proprio per quel genere di truffa. “Chi crede di trovarsi in situazioni simili – dicono dalla Questura di Palermo – non deve pagare alcuna somma di denaro. Se si ha il sospetto di essere incappati in un finto incidente è necessario contattare immediatamente i numeri di emergenza”.


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