Presidio contro “La Buona Scuola” | “I sindacati non vanno in vacanza” - Live Sicilia

Presidio contro “La Buona Scuola” | “I sindacati non vanno in vacanza”

Gli insegnanti accendono le fiaccole della conoscenza all’imbrunire per manifestare la loro contrarietà alla riforma della scuola. Un’iniziativa di respiro nazionale alla quale Catania ha risposto con un presidio partecipato.

LA PROTESTA
di
2 min di lettura

CATANIA – Docenti in piazza contro “La Buona scuola” del governo Renzi. Gli insegnati accendono le fiaccole della conoscenza all’imbrunire per manifestare la loro contrarietà alla riforma della scuola. Un’iniziativa di respiro nazionale alla quale Catania risponde con un  presidio partecipato, complice anche la rinnovata unità sindacale che ha caratterizzato la mobilitazione contro la riforma. “Il popolo della scuola torna ancora nelle piazze, quelle piazze che ha riempito tante volte negli ultimi mesi per contrastare il disegno renziano di asservire e svuotare la scuola pubblica. Siamo ad un punto decisivo  di questa lotta : nonostante la grande profusione di sforzi mediatici il governo ha già pagato un prezzo salato in termini di consenso per le sue scelte sulla scuola e adesso il percorso al Senato del disegno di legge si annuncia pieno di difficoltà”, spiega Luca Cangemi del Coordinamento catanese contro il ddl scuola. “Sentiamo che è il momento di produrre un grande sforzo di mobilitazione: stasera si manifesta in tutta Italia ed in ogni scuola si sta preparando lo sciopero degli scrutini di fine anno. Vogliamo con particolare forza – prosegue Cangemi- sottolineare la partecipazione al movimento di lotta degli studenti e delle famiglie e la crescente solidarietà che arriva da tanti settori sociali. E’ consapevolezza diffusa che la lotta per difendere la scuola pubblica è una lotta di valore generale, per il futuro del paese”.

Docenti e alunni, insomma, non arretrano di un passo.  Anzi. La protesta di oggi si caratterizza per una nuova forma di lotta: una fiaccolata accompagnata dalle note suonate da docenti allievi dell’istituto e del teatro Bellini di Catania. “E’ un modo per dire che a Renzi le vogliamo suonare”, dice tra il serio e il faceto la segretaria della Flc Cgil etnea, Antonella Di Stefano. “Ribadiamo la nostra contrarietà a un modello scolastico di tipo aziendalistico: siamo fiduciosi e speriamo che il Senato riesca a bloccare il ddl”, dice Di Stefano. Poi perentoria aggiunge: “Non ci fermeremo”.

“I sindacati non vanno in vacanza”, le fa eco il segretario della Cisl Scuola, Pippo Denaro. “Abbiamo chiesto sin dall’inizio di discutere insieme dei problemi della scuola e della riforma: una posizione onesta e prevista dalla Costituzione”, aggiunge il sindacalista. “Renzi invece non ha voluto il dialogo e, andando veloce come un treno, ha imboccato strade impervie, la gravità della cosa è stata subito compresa da docenti e allievi come dimostrano le dimostrazioni di piazza dei giorni scorsi”, argomenta Denaro.

 

 

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI