Appello a Bersani e Renzi:| "Non ricandidate quei 111" - Live Sicilia

Appello a Bersani e Renzi:| “Non ricandidate quei 111”

Un appello chiede ai due candidati alle primarie di non mettere in lista chi nel 2009 votò contro la mozione proposta da Giovanni Bachelet, e firmata anche dalla palermitana Alessandra Siragusa, per obbligare i gruppi parlamentari alla rendicontazione delle spese. Tra loro anche sette eletti in Sicilia

CARLO COSMELLI sul web
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PALERMO – “Non candidate chi ha votato contro la rendicontazione delle spese”. Una lettera del fisico romano Carlo Cosmelli rivolge un appello ai due candidati alle primarie del Partito Democratico. Martedì 9 luglio del 2009, la Camera votò contro la rendicontazione delle spese fatte dai parlamentari. La mozione all’ordine del giorno era promossa da Giovanni Bachelet (Pd), e firmata da altri colleghi dello stesso partito (Bernardini, De Torre, Codurelli, Madia, Mecacci, Melis, Mogherini Rebesani, Nicolais, Pes, Picierno, Porta, Sarubbi, Siragusa, Touadi). Furono 428 i no alla proposta, anche perché l’indicazione data dal capogruppo stesso del Pd fu quella di voto contrario. I firmatari ed un drappello di 49 parlamentari votarono invece a favore, contravvenendo alle indicazioni del capogruppo Antonello Soro.

Oggi Cosmelli chiede a Bersani e Renzi di non candidare quei deputati che affossarono la mozione: “La mozione proponeva che la somma versata ai deputati per i collaboratori parlamentari più quella per i viaggi più quella per i telefoni, un totale di 5.539 euro netti al mese, fosse ‘rendicontata’. Cioè che, come avviene per ogni spesa dello Stato, i parlamentari dovessero presentare le fatture o le ricevute fiscali che comprovassero le spese fatte. E che quelle e solo quelle fossero rimborsate”. Carlo Cosmelli, docente di fisica a La Sapienza di Roma, mette una pulce nell’orecchio: “Ci si può rifiutare di rendicontare una somma ricevuta dallo Stato per varie ragioni: perché il parlamentare utilizza quei fondi per pagare dei servizi senza ricevuta fiscale (è evasione fiscale), se fa lavorare in nero i suoi collaboratori (è sfruttamento del lavoro ed evasione fiscale), se s’intasca i soldi destinati ad altre spese (è appropriazione indebita e truffa), oppure se il voto fa parte di uno “scambio di favori” con altre coalizioni”.  L’appello di Cosmelli ha trovato una vasta eco sulla Rete, rilanciato, ad esempio dal “popolo viola” e i media si sono interessati alla vicenda.

Ma chi sono questi parlamentari del Pd che hanno votato contro la rendicontazione? 111 in tutto il partito, di questi sette sono stati eletti in Sicilia: Daniela Cardinale, Sergio D’Antoni, Angelo Capodicasa, Giovanni Burtone, Marilena Samperi, Ricardo Levi e Pierdomenico Martino. Fra questi due (Martino e Ricky Levi) non sono siciliani. In mezzo alla truppa sicula ci sono però anche due eccezioni da sottolineare, infatti Alessandra Siragusa e Rita Bernardini (eletta in Sicilia) non solo hanno votato a favore della mozione ma ne sono state anche firmatarie.

Resta comunque l’interrogativo: Bersani e Renzi risponderanno all’appello del professor Cosmelli? Difficile invero che decidano di non ricandidare diversi pezzi grossi del partito, i quali si opposero o si astennero sulla mozione di Bachelet. Fra questi Realacci, Migliavacca, Gentiloni, Soro, Minniti e Turco.


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