PALERMO – Domani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle 9.30 incontrerà il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte per affidargli l’incarico di formare un nuovo governo. Questo è il risultato dei due giorni di consultazioni che il Capo dello Stato ha tenuto negli ultimi due giorni per risolvere la crisi di governo che, nelle ultime due settimane, ha stravolto gli equilibri politici nazionali.
Questa circostanza, che si è via via delineata sempre più chiaramente di ora in ora, è stata confermata da ultimo da Luigi Di Maio appena uscito dall’incontro con Mattarella:“Abbiamo detto al presidente della Repubblica che c’è un accordo con il Partito Democratico perché Giuseppe Conte sia incaricato di nuovo presidente del Consiglio.
Poi però il leader del Movimento cinque stelle ha commentato quanto accaduto nel dibattito politico attorno al suo ruolo. “In questi giorni – ha detto – si sono alimentati tanti problemi sulla mia persona. La Lega – ha continuato – mi ha informato di volere proporre me come Presidente del Consiglio. Li ringrazio con sincerità ma penso agli interessi del paese e non ai miei. Non rinnego – ha però aggiunto Di Maio – il lavoro fatto nei 14 mesi di governo”.
“Lasciatemi dire – ha aggiunto Di Maio – infine che i cittadini hanno assistito a un dibattito poco edificante su ruolo e cariche. Come capo politico chiederò che il percorso di formazione del nuovo governo parta dalla redazione di un programma omogeneo. Solo dopo si potrà decidere chi sarà chiamato a realizzare le politiche concordate e su questo chiediamo che si rispettino alle prerogative del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio”.
Le parole di Matteo Salvini
“Abbiamo espresso lo sconcerto non della Lega ma di milioni di Italiani di fronte all’indecoroso spettacolo del teatrino della guerra delle poltrone che si sta verificando da giorni”. Sono queste le parole di Matteo Salvini che una volta uscito dall’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha criticato l’evoluzione della crisi di governo. “La verità – ha poi aggiunto Salvini – è che siamo ostaggio di cento parlamentari che non vogliono mollare la poltrona”.
“Il presidente della Repubblica – ha raccontato il leader del Carroccio – chiedeva un candidato presidente del Consiglio, un progetto e una maggioranza ampia. Il candidato presidente del Consiglio probabilmente lo hanno trovato a Biarritz su indicazione di Parigi, Berlino e Bruxelles. Sarà – ha ironizzato Salvini – un ìMonti bis’. A qualcuno dava fastidio un Italia, un popolo e un governo che stavano restituendo, orgoglio dignità e futuro alle imprese e alla famiglie italiane e infatti tutta la storia di questi giorni ci sta confermando che non ci avrebbero mai permesso una manovra economica importante e coraggiosa fondata sulla flat tax e questo ha portato ai ‘no’ del presidente Conte”.
Berlusconi: “Noi all’opposizione”
“Abbiamo manifestato la necessità di ritornare al voto”. Appena uscito dall’incontro con il presidente Mattarella, Silvio Berlusconi ha così illustrato la posizione di Forza Italia di fronte allo scenario di un governo giallorosso. “Naturalmente – ha detto- Forza Italia non potrà che essere all’opposizione di questo governo. Un governo che come il precedente nasce da manovre di palazzo politicamente e programmaticamente debole”.
“La nostra opposizione – ha proseguito il forzista – sarà ferma e senza compromessi. In ogni caso la nostra bussola sarà sempre l’interesse della nazione e non l’interesse di una parte politca. Il nostro orizzonte rimane il centro destra di cui siamo stati fondatori, cuore pensante e pilastro insostituibile”.
Poi leader azzurro ha fatto una propria riflessione sulla propria compagine politica lanciando alcune stoccate ai condomini dell’ala destra del Parlamento. “La destra – ha affermato Berlusconi – senza di noi non sarebbe in grado di vincere e, se anche vincesse, non sarebbe in grado di governare. Vogliamo esser il primo partito in Italia e il primo partito nel centrodestra, un centrodestra – ha proseguito – di cui Forza Italia deve essere il cuore, il cervello , la spina dorsale. Un centrodestra naturalmente lontano dal tentazioni sovraniste o populiste. Il centro destra vogliamo rilanciare sarà europeo, atlantico, cristiano. Mi auguro che fin dalle prossime elezioni – ha concluso Berlusconi – gli elettori ritrovino la consapevolezza del loro vero interesse e dell’interesse dell’Italia”.
Zingaretti: “Sarà un governo di discontinuità”
“Non c’è alcuna staffetta da proseguire e nessun testimone da raccogliere. È l’inizio di un nuova stagione. C’è una nuova sfida da cominciare”. Così il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti ha raccontato le intenzioni con cui i dem stanno sostenendo “tentativo di dare vita a un nuovo governo con una nuova maggioranza politica”, un governo per cui il segretario di via del Nazareno rivendica “forte discontinuità”.
Al Quirinale sono riprese le consultazioni che dovrebbero portare a risolvere la crisi di governo con la formazione di quelli che sembrerebbe dovere essere un esecutivo Conte bis, stavolta giallorosso, con un intesa Pd-M5s.
Dopo che ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella ha sentito le posizioni dei partiti minori, nella mattinata è toccato al gruppo di Fratelli d’Italia che con la leader Giorgia Meloni ha chiesto il ritorno alle urne affermando che “un governo formato da forze che si sono candidate dicendo agli italiani che ciascuna avrebbe combattuto l’altra è un inganno per gli elettori”. Giorgia Meloni, ha chiesto di tornare al voto e ha annunciato che nel giorno della fiducia indirà “una manifestazione di piazza per manifestare il dissenso rispetto a quello che sta accadendo”
Alle 16.00 nella sala sulla vetrata il presidente della Repubblica ha ricevuto la delegazione del Partito Democratico, poi alle 17.00 toccherà a Forza Italia, un’ora dopo alla Lega e infine alle 19.00 al Movimento cinque stelle.
Zingaretti ha spiegato che il Pd ha “accettato la proposta del Movimento 5 stelle di indicare in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del Presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato da Movimento cinque stelle nei giorni scorsi. Abbiamo definito – ha poi proseguito il segretario dem – un primo contributo politico di linee di indirizzo da offrire al presidente incaricato”. Poi Zingaretti ha indicato i punti del programma che guarda alla scuola, ai giovani, al lavoro, alle imprese che investono e a un nuovo modello di sviluppo verde. Infine il segretario dem che chiesto una “chiara e diversa ricetta economica in chiave redistributiva”.
“Non possiamo sottrarci alla responsabilità del coraggio di tentare. – ha detto Zingaretti che poi ha continuato: – Intendiamo mettere fine alla stagione dell’odio, del rancore e della paura. C’è un’Italia che studia, che lavora, che produce, un’Italia che si mette alla prova ogni giorno e che raggiunge risultati eccezionali. È a quest’Italia che vogliamo dare voce.”