Catania: Omicidio, incastrato trent'anni dopo da un'impronta

Omicidio, incastrato trent’anni dopo da un’impronta

Rosario Guzzetta è accusato di aver ammazzato Rosario Cinturino nel 1990

CATANIA – Sono dieci le persone che compongono la lista testi del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Quattro saranno sentiti il 29 marzo prossimo. Quella sarà l’udienza in cui entrerà nel vivo il processo a carico di Rosario Guzzetta accusato di essere la mano che ha ucciso, strangolandolo con una corda in auto, Rosario Cinturino nel 1990.

Un delitto – tra i tanti di quel periodo di sangue .- che era rimasto irrisolto. Poi la svolta è arrivata durante l’archiviazione di vecchi fascicoli della polizia scientifica. E tra quei dati sono emersi i due frammenti di impronte papillari nella scena del crimine. E uno di questi corrispondeva proprio con l’imputato.

Ma il mosaico ad un certo punto ha rischiato di sgretolarsi, perchè Guzzetta nel periodo dell’omicidio era detenuto. I controlli hanno però permesso di scoprire che in quei giorni – attorno al 28 marzo – era in permesso premio. Il movente sarebbe un debito di droga non pagato dalla vittima. Questi input e le intercettazioni hanno portato all’apertura del procedimento penale e poi al rinvio a giudizio dell’imputato.

Il processo che si celebra davanti alla Corte d’Assise si è aperto ieri. La difesa ha chiesto di poter esaminare l’imputato, che a questo punto deciderà di salire nel banco dei testimoni. Ma a fare le domande, per ordine processuale, sarà prima l’avvocato di parte civile. Che ha anche chiesto di sentire un altro teste.  L’avvocato Salvatore Pietro Paolo Puglisi che assiste i genitori di Rosario Cinturino.

“Giornata un po’ particolare, soprattutto per i miei assistiti. Ma, mi permetto, anche per la figlia della vittima, Samantha, che ho avuto il piacere di conoscere durante questa spiacevole vicenda”, commenta l’avvocato Salvatore Pietro Paolo Puglisi. “Sarà una lunga istruttoria in riferimento alla quale, il sottoscritto, tramite le proprie richieste di prova tra cui un teste importante, si adopererà per fare luce sulla vicenda. Sarà un lungo dibattimento, ma ritengo che la verità emergerà. Una verità che i cari del povero Rosario aspettano da oltre trent’anni “


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