Fontanarossa, Prestigiacomo si scaglia contro i vertici di Sac - Live Sicilia

Fontanarossa, Prestigiacomo si scaglia contro i vertici di Sac

La gestione dell'emergenza rianima lo scontro tra i leader di Forza Italia in Sicilia.

CATANIA – Incendio a Fontanarossa. La gestione dell’emergenza diventa un vero e proprio caso politico che investe le anime di Forza Italia in Sicilia. L’ex ministra dell’Ambiente del governo Berlusconi, Stefania Prestigiacomo, tira in ballo le responsabilità dei vertici della Regione siciliana. “Il rogo che si è sviluppato domenica notte all’aeroporto di Catania ha gettato la Sicilia in uno stato di emergenza che i vertici istituzionali isolani sembrano non comprendere in tutta la sua gravità e che il Governo nazionale dovrebbe avocare e gestire”, ha affermato in una nota.

“Ciò che è accaduto – ha detto ancora – ha evidenziato gravissime lacune in materia di piani di sicurezza dell’aerostazione dove miracolosamente non si sono registrate conseguenze per gli utenti. Inoltre è vergognosa la disorganizzazione di cui sono vittime decine di migliaia di viaggiatori sballottati fra gli aeroporti dell’Isola senza informazioni, servizi, spesso senza nemmeno una bottiglietta d’acqua”.

Prestigiacomo evidenzia come “c’è chi oggi ha impiegato 11 ore da Roma a Catania via Trapani. Da anni denuncio l’inadeguatezza del management della Sac di Catania, che ha trasformato lo scalo in un fortino elettorale senza dotare uno dei principali aeroporti italiani di programmazione, piani d’emergenza, attrezzature e strumentazioni alternative, per non parlare del resto, aree d’attesa senza sedute, servizi igienici da terzo mondo”. Un’accusa pesante che va, anche se non lo cita direttamente, al deputato di Forza Italia Nicola D’Agostino, politico ritenuto vicino all’ad di Sac, Nico Torrisi (già assessore di Rosario Crocetta).

L’ex ministra azzurra si scaglia, in particolare, contro i vertici della società che gestisce lo scalo catanese. “A causa delle gravi colpe della Dirigenza SAC, oggi – continua – viene messo in discussione, quando non negato, il diritto alla mobilità dei Siciliani e di quanti in Sicilia volevano venire a trascorrere le vacanze. Si stanno danneggiando l’immagine dell’isola e producendo danni economici pesantissimi a molte aziende e strutture del comparto turistico”.

E ancora: “L’impressione che un settore vitale per l’economia siciliana sia in mano a dilettanti è enfatizzato dalla manfrina delle date di apertura annunciate e smentite: prima oggi, adesso il 25, domani chissà”.

“Certo – aggiunge Prestigiacomo – è che i danni sono gravi, le aree incendiate non si possono toccare perché sottoposte a sequestro giudiziario come “scena del crimine”, e sicuramente sarà necessaria una bonifica ad ampio spettro a causa della combustione delle materie plastiche che si è verificata e ha interessato una vasta area dello scalo. Mi appello al governo nazionale affinché commissari la SAC cercando così di ridurre al minimo i disagi per gli utenti e ponendo fine – conclude – ai danni che potrebbe continuare a fare una dirigenza dimostratasi assolutamente non in grado di gestire la situazione”.


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