Incidente mortale sulla A1, indagato un 43enne di Caltagirone - Live Sicilia

Incidente mortale sulla A1, indagato un 43enne di Caltagirone

L'uomo è accusato di omicidio stradale. A perdere la vita Serena Ursillo ed Enrica Macci.
OMICIDIO STRADALE
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CETONA (SIENA) – C’è un indagato per l’incidente mortale avvenuto lo scorso 17 giugno lungo l’autostrada A1, all’altezza del chilometro 414, nel territorio comunale di Cetona, provincia di Siena. A morire sono state Serena Ursillo ed Enrica Macci, mentre diverse persone sono rimaste ferite. Per la procura di Siena, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, il terribile tamponamento avrebbe avuto per responsabile un uomo di 43 anni, 42 all’epoca dei fatti, autista di tir e residente a Caltagirone, in provincia di Catania.

Il Pubblico Ministero della Procura di Siena Nicolò Ludovici ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale, con l’aggravante di aver causato la morte di più persone, a carico dell’autotrasportatore e, data la complessità del sinistro, che ha coinvolto più veicoli, nei giorni scorsi ha ritenuto opportuno disporre anche un accertamento tecnico non ripetibile per ricostruirne nel dettaglio la dinamica, le causa e le responsabilità: l’incarico di effettuare la perizia cinematica sarà conferito il 12 luglio, alle 11, negli uffici dalla procura senese, al professore Dario Vangi, docente al dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze.

Quel maledetto venerdì 17 la 37enne Serena Ursillo (originaria di Sant’Angelo Romano, insegnante di batteria e allenatrice di pallavolo) e l’amica Enrica Macci (di Montefranco, psicologa dello sport), si stavano recando a Chianciano per seguire un corso di qualificazione per allenatori di volley, quando la Fiat Panda condotta dalla Macci, e in cui Serena Ursillo era trasportata, è stata tamponata con violenza dal camion guidato dall’indagato ed è rimasta schiacciata tra quest’ultimo e il tir che la precedeva: per le due incolpevoli donne non c’è stato, purtroppo, nulla da fare.

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