PALERMO – Maggio 2021. Una furgoncino entra in un garage. A bordo c’è Angelo Reina ed è il garage della palazzina dove Marisa Leo viveva a Salemi. Fu uno degli episodi denunciati dalla donna prima che decidesse di ritirare la querela contro l’ex compagno che la settimana scorsa l’ha assassinata a colpi di carabina.
Inseguimenti in auto, pedinamenti e appostamenti. La vita di Marisa Leo, trentanovenne responsabile marketing della cantina “Colomba Bianca”, era diventata un incubo. Nuovi dettagli emergono nel giorno dei funerali. Il suo carnefice le era piombato in casa più di una volta. Alle 17:55 di quel giorno di maggio Reina approfittò dell’uscita di un condomino per intrufolarsi nel garage al voltante di un Citroen Berlingo, ripreso dalle telecamere di sicurezza. Probabilmente fu la presenza del residente a convincere Reina a desistere. Fece retromarcia e andò via.
Continuò a covare la sua rabbia. Voleva vendicarsi della donna che aveva deciso di troncare la relazione. Marisa ci aveva riprovato un’ultima volta nei mesi scorsi. Non aveva funzionato. Geloso ed egocentrico: così i periti avevano definito il profilo psicologico di Reina. La settimana scorsa ha ucciso la madre di suo figlio e poi si è suicidato.