Trapani, lo scandalo corruzione al cimitero: 18 indagati

Lo scandalo corruzione al cimitero di Trapani, sono 18 gli indagati

C'è anche un medico dell'Asp
L'INCHIESTA
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TRAPANI – Nell’inchiesta sulla gestione illecita dei servizi al cimitero di Trapani, con 18 indagati, sono finiti agli arresti domiciliari Mario Pizzurro, ex necroforo del Comune, poi trasferito al servizio accalappiacani, e Emanuele Renato Grimaudo, operaio.

Gli altri indagati

Il gip Giancarlo Caruso ha disposto la sospensione per dodici mesi dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per tre agenzie di onoranze funebri trapanesi: quella di Vito Dolce, ex esponente di Forza Italia ed ex presidente della Sua, azienda municipalizzata dei trasporti urbani, di Vito Polisano e di Giuseppe Colletta, di Valderice. Paolo Meduri, medico legale dell’Asp di Trapani è indagato con l’accusa di aver redatto false attestazioni sulle condizioni delle salme.

L’inchiesta di Trapani

Secondo l’indagine della Procura della Repubblica di Trapani, Pizzurro avrebbe garantito sepolture senza passaggi burocratici in cambio di denaro, ostacolando le ditte incaricate e favorendo agenzie e soggetti compiacenti. L’inchiesta è stata avviata nel 2023 dalla squadra mobile. Sarebbero più di 25 gli episodi illeciti e una decina i casi di corruzione.

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