GIARRE – E’ stata fissata per il 2 luglio davanti al Gup di Catania Daniela Monaco Crea l’udienza preliminare a carico dell’ormai ex primo cittadino di Riposto, Carmelo Spitaleri, dell’ex comandante della locale polizia municipale, Giuseppe Ucciardello, del legale rappresentante della cooperativa sociale Porto dell’Etna, Salvatore Tropea, del pluripregiudicato Mario Di Bella e della moglie di quest’ultimo Emanuela Triolo, tutti accusati di abuso d’ufficio in concorso e turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta condotta, tra la fine del 2008 ed il giugno del 2011, dalla Guardia di Finanza di Riposto sulla gestione del servizio degli stalli a pagamento nel comune marinaro.
Il Pm Assunta Musella ha chiesto anche il rinvio a giudizio del neo consigliere comunale Michele D’Urso, indagato per turbativa d’asta, legale rappresentante della cooperativa sociale Porto dell’Etna, per Mario Di Bella e per Emanuela Triolo, indagati per turbativa d’asta. Secondo l’accusa la cooperativa Porto dell’Etna, oggi posta sotto sequestro, non avrebbe avuto sin dall’inizio i requisiti, previsti dalla legge, per ottenere nel 2008 l’affidamento diretto del servizio delle strisce blu da parte del comune ionico. L’amministrazione comunale non avrebbe compiuto nessun serio accertamento sulla cooperativa che, al momento dell’affidamento, risultava priva della necessaria iscrizione all’albo regionale e della documentazione sullo stato di svantaggio dei soci-lavoratori. La cooperativa risulterebbe iscritta all’albo solo a partire dal 16 marzo 2009, ben cinque mesi dopo l’avvenuto affidamento.
Una gestione concessa, secondo la Procura etnea, in palese violazione della legge, con determina firmata dal comandante della polizia municipale su ordinanza del primo cittadino. Solo due anni dopo, nel giugno del 2011, il comune di Riposto avviò le procedure per la gara d’appalto anch’essa pilotata, sempre secondo l’accusa, per favorire la cooperativa che di fatto sarebbe stata gestita dal pluripregiudicato Mario Di Bella che, nonostante la detenzione in carcere per usura, avrebbe riscosso tramite la moglie Emanuela Triolo i proventi delle soste nelle strisce blu e delle multe comminate dagli addetti alla vigilanza.
Lo scorso 28 gennaio Giuseppe Ucciardello venne sospeso dalle funzioni di comandante dei vigili urbani, con ordinanza del Gip di Catania Giovanni Cariolo. Stesso provvedimento chiesto dalla Procura per Carmelo Spitaleri, allora sindaco in carica, ma rigettato dal Gip, nonostante i gravi indizi di colpevolezza, poiché inapplicabile per gli uffici elettivi ricoperti per diretta investitura. I sei indagati saranno difesi in aula dal collegio difensivo composto da Enzo Iofrida, Giovanni Grasso, Dario Fina, Enzo Mellia, Giuseppe Lo Faro, Ernesto Pino e Marisa Ventura.