Innovazione e tecnologia, da Catania ecco l'idea "Uloi"

Innovazione e tecnologia, da Catania ecco l’idea “Uloi”

Le parole del Ceo, Giuseppe Ursino

CATANIA – Si chiama ULOI ed è un tool ideato e sviluppato in Sicilia che per la prima volta al mondo potrà convertire ogni elemento digitale presente sul web in learning object per la FAD.

Il progetto

Innovazione a livello mondiale nel campo della formazione a distanza (FAD) che è stata pensata e implementata a Catania. Nasce dal progetto MINERVA, finanziato con i fondi PON “Imprese e Competitività” gestiti dal MIMIT.

Dalla collaborazione fra 3 aziende siciliane (PMF Research, HT Apps e Sfera) è venuto fuori un salto di qualità nei processi di apprendimento sfruttando la realtà virtuale e, allo stesso tempo, quest’investimento in ricerca e sviluppo ha fornito alla HT Apps il know-how per il lancio dell’ULOI.

L’idea

Come detto, un’idea innovativa a livello mondiale (in quanto nessuno finora ha mai progettato una piattaforma che facesse da ponte per far dialogare i tanti ecosistemi digitali della formazione a distanza).

Ne abbiamo discusso con il CEO di HT Apps, il catanese Giuseppe Ursino, imprenditore con lo sguardo rivolto all’Europa. Nel 1998 fonda JO Group, un cluster di aziende di successo, con core business in digital transformation e progettazione europea.

Giuseppe Ursino, cos’è l’ULOI e perché è rivoluzionario nell’ambito dell’e-learning?

L’ULOI è un tool in grado di mettere in collegamento i cosiddetti “oggetti didattici” (ad esempio i serious game) con le piattaforme e-learning, come e-Logos, l’LMS leader da 20 anni in Italia sviluppato dalla VITECO.

Che vuol dire LMS?

LMS è la sigla di learning management system, cioè di una piattaforma FAD che, seguendo la logica del software as a service (SaaS), consente di gestire ed erogare i corsi online. 

E L’ULOI? 

ULOI sta per Universal Learning Object Integrator ed è un “bridge d’interscambio dati” che per la prima volta al mondo è in grado di mettere in comunicazione qualsiasi learning object (cioè gli oggetti didattici) con qualsiasi learning management system.

Fin qui tutto chiaro, ma perché l’ULOI sta facendo tanto parlare di sé?

Perché, al contrario di tutte le piattaforme e-learning che ti costringono a creare i learning object all’interno dei propri ambienti di sviluppo, l’ULOI riesce a monitorare in modo universale qualsiasi risorsa informatica collocata all’esterno e ad integrarla dentro qualsiasi piattaforma e-learning, potenziando di molto la possibilità dei provider di FAD di erogare corsi sfruttando ai fini formativi il mare magnum di “oggetti” presenti sul web.

Quando dice “universale” che intende?

L’ULOI ai fini della formazione a distanza può tracciare di tutto e non soltanto i classici oggetti didattici, ma anche i videogiochi educativi 2D e 3D e ogni altra attività presente sul web.

Puoi farci degli esempi?

Sì, certamente. Hai presente gli elettrodomestici intelligenti, detti anche dispositivi IoT? Con l’ULOI ai fini della formazione a distanza puoi tracciarne il comportamento dentro qualsiasi learning management system. E ciò vale anche per le app multipiattaforma (iOS e Android), i siti web vetrina e gli e-commerce.

In quali formati vengono esportati i dati?

Nei 2 formati utilizzati per la FAD, ossia SCORM e xAPI.

Quale sarà il futuro dell’ULOI?

Considerando che è un’idea innovativa a cui finora nessuno ha pensato (in questo caso siamo i first mover) e che l’e-learning è parecchio utilizzato in tutto il mondo, con la HT Apps miriamo a farlo conoscere world wide con un piano marketing della durata di 6 mesi che partirà ad inizio estate.

Cosa rimane da aggiungere?

Sì, l’ULOI è stato sviluppato interamente in Sicilia, a Catania, ed è un buon esempio di come la nostra Isola possa giocare un efficace ruolo di innovatrice nelle tecnologie digitali.


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